Calano le violenze sessuali, salgono quelle in famiglia
Sono diminuiti i reati di violenze sessuali a causa del lockdown, che ha impedito a molti di uscire. Ma c’è stato un aumento notevole di maltrattamenti e lesioni volontarie consumate nell’ambiente familiare”. Il dato preoccupante è fornito da Maria Monteleone, sostituto procuratore che per dieci anni ha guidato il pool sulle violenze di genere della Procura di Roma. Prendendo in esame l’arco temporale tra gennaio e maggio, e facendo un confronto con l’anno precedente, c’è stato un notevole aumento dei reati: 200 casi in più di lesioni volontarie tra i familiari, da 248 ( 2019) a 448 (2020), +32 casi per i maltrattamenti, da 706 (2019) a 738 (2020), le violenze sessuali di gruppo sono passate da 2 a 11. I mesi di chiusura in casa per Covid hanno invece fatto diminuire le denunce per violenze sessuali, da 224 (2019) a 188 (2020) e lo stalking: da 404 (2019) a 397 (2020) casi. “Un numero significativo di violenze e maltrattamenti in famiglia riguarda minori, con forme molto più gravi rispetto a prima - spiega lamonteleone -. Circa il 50-60% delle violenze sono abusi su minori, nei nuclei familiari e in istituti scolastici. Mentre per i reati sessuali, circa il 70% sono su bambine”. Sono così aumentate anche le misure cautelari prese dalle autorità. “Sono cresciuti gli allontanamenti dal nucleo famigliare e le custodie cautelari, che spesso e volentieri riguarda mariti, compagni o figli, con problemi di droga, alcol, gioco e in alcuni casi anche psichiatrici”. Le misure in carcere oggi sono 187, 36 in più rispetto all’anno precedente, gli arresti e i fermi segnano un +61: da 96 (2019) a 157 (2020), mentre gli allontanamenti dal nucleo familiare sono 23 in più: da 64 (2019) a 87 (2020). “Durante il lockdown c’è stato un uomo, ai domiciliari e con braccialetto elettronico, che è riuscito a rompere il braccialetto e recarsi sotto casa dell’ex compagna. Grazie alla geolocalizzazione siamo riusciti a intervenire in tempo”, ha raccontato la Monteleone.