“M5S pare l’ncd Decidere subito le idee e i vertici”
pella alle coalizioni di volta in volta. Su molti temi ci sono divisioni nette. Conosco un esponente del M5S per cui i gay sono malati da curare e un’altra che invece sta provando con la moglie ad adottare un bambino. E poi c’è la questione dei migranti. C’è chi parteggia per la posizione di Matteo Salvini e chi invece soffre leggendo dichiarazioni come quelle di Luigi Di Maio sui barconi da affondare.
Ormai Davide Casaleggio e diversi big del M5S sono in guerra tra loro.
La guerra a Davide proprio non la capisco. E comunque sarebbe ora di giocare a carte scoperte con nomi e cognomi, invece alcuni sono diventati campioni mondiali di off (re troscena anonimi, nd r) passati ai giornali.
I parlamentari rimproverano a Casaleggio di essere un privato che gestisce la piattaforma web di un partito e sono stufi di versare 300 euro al mese per Rousseau. Potrebbero avere ragione, no?
Rousseau è un progetto a cui ha lavorato Gianroberto Casaleggio fino a dieci giorni prima di morire. È il suo lascito al Movimento. Davide invece è uno dei È UNO DEI VOLTI storici, Max Bugani, del Movimento Cinque Stelle, amico di vecchia data dei fondatori Grillo e Casaleggio. A lungo referente dei grillini a Bologna, dove è stato consigliere comunale e candidato sindaco. Un anno fa ha lasciato polemicamente il ruolo di vice caposegreteria di Di Maio. Ora è capo dello staff di Virginia Raggi a Roma