Lavoro e tasse, le sfide del Recovery
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ha trasmesso al Parlamento le linee guida del piano per accedere ai 209 miliardi di fondi previsti dal Recovery fund. Il governo è pronto a riferire alle Camere
Meno tasse sui ceti medi e sulle famiglie, puntare al raddoppio della crescita a un livello in linea con la media Ue dell'1,6%, con più lavoro e più investimenti. Ma anche salario minimo, posti letto e ricerca. Queste le linee guida su cui si articola il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) per accedere al Recovery fund, che il premier Giuseppe Conte ha inviato al Parlamento dettagliando le misure pensate per risollevare l’economia italiana. E che ora diventano il banco di prova del governo. “Se perdiamo la sfida, mandateci a casa”, dice Conte cercando di spostare l'attenzione dalla prossima tornata elettorale alla partita dei 209 miliardi di fondi previsti dall'europa, di cui 127 miliardi sotto forma di prestiti e altri 81 come sovvenzioni. Così in 38 pagine e 32 slide vengono elencate le missioni che il governo punta a realizzare dal prossimo anno e fino al 2026.
Gli obiettivi sono stati fissati: raddoppiare il tasso di crescita dell’economia italiana portandolo dalla media del +0,8% degli ultimi 6 anni, aumentare gli investimenti portandoli al 3% del Pil, aumentare il tasso di occupazione dal 63% al 73,2% in linea con la media Ue, portare la spesa per ricerca e sviluppo al 2,1% rispetto all’attuale 1,3%. Il governo vuole procedere a tappe serrate con questi progetti di massima. Conte si dice pronto a riferire alle Camere sul loro contenuto qualora i parlamentari “lo riterranno opportuno”. Nelle linee guida rientrano anche alcune riforme già annunciate come quella del Fisco, già anticipata dal primo intervento sul cuneo fiscale partito a luglio. Tra gli obiettivi ora c'è la riforma dell’irpef per ridurre le tasse per il ceto medio e le famiglie, l'alleggerimento della pressione fiscale e lo stop agli aumenti di Iva e Accise. Poi c'è anche la digitalizzazione della Pubblica amministrazione e della sanità, la creazione di una rete nazionale in fibra ottica, lo sviluppo del 5G, la revisione delle concessioni autostradali, l’arrivo anche sulle grandi arterie di collegamento di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, il via libera al Family Act e il piano per il Sud.
Nelle linee guida entra anche il salario minimo che garantirà ai lavoratori nei settori a basso tasso di sindacalizzazione un livello di reddito collegato a uno standard minimo dignitoso. Già a inizio anno la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, aveva annunciato di essere vicina a un accordo con tutta la maggioranza. Per quanto riguarda la sanità, uno dei settori più delicati visto l’impatto che ha avuto la pandemia, l’obiettivo primario è quello di migliorare la qualità ricettiva degli ospedali, aumentando i letti in terapia intensiva. Una delle maggiori criticità durante l’emergenza sanitaria.