Isolamento Covid-hotel regionali per chi non ha spazio in casa
GENTILE DIRETTORE, lei non ci crederà, ma non sono riuscito a trovare una risposta a questa domanda: “Se un uomo viene trovato positivo al virus e vive con 5 persone in un appartamento di 100 metri quadri come può restare in isolamento? I ricchi possiedono diverse case, o appartamenti molto grandi, in cui potersi isolare, ma un povero Cristo come fa? E i suoi familiari stanno in quarantena anche loro? E chi li paga? Chi li assiste?”. Mi rendo conto che le domande potrebbero essere centinaia, ma spero che lei risponda almeno alla prima.
ANGELO CASAMASSIMA ANNOVI
GENTILE ANGELO, la domanda che lei pone inquadra uno dei principali problemi che le autorità sanitarie si trovano a dover affrontare in questa seconda ondata dell’epidemia di Covid-19. Le faccio un esempio: in Campania, una delle Regioni che negli ultimi giorni hanno registrato il maggior aumento di contagi, la trasmissione del virus avviene principalmente per via intrafamiliare. Il problema è che, soprattutto nell’area vasta di Napoli, dove si concentra il 50 per cento della popolazione del territorio, spesso le famiglie sono numerose e vivono in appartamenti di pochi metri quadrati. Ambienti in cui, come dice lei, è impossibile mettere in pratica un isolamento che possa essere definito tale. Per questo motivo a inizio ottobre la Asl Napoli 2 Nord ha emesso un bando per cercare due hotel, “uno sulle isole di Ischia e Procida e l’altro sulla terraferma, per ospitare pazienti positivi e asintomatici”. Questo perché è “estremamente frequente il contagio familiare in contesti in cui il bagno è unico e non vi sono spazi per garantire l’isolamento”. Anche la Regione Lazio si è mossa in questo senso, spiegando di aver predisposto 500 posti in albergo per le persone dimesse dagli ospedali ma ancora contagiose, e per chi non ha le stanze necessarie per fare l’isolamento in casa: 300 sono allo Sheraton Golf di Parco dei Medici (Roma Sud) e la gran parte degli altri al Marriott Courtyard vicino alla Columbus (Roma Nord), la struttura dedicata al Covid-19 del Policlinico Gemelli. Il punto è che ci si sta muovendo solo ora, quanto al fatto che gli asintomatici siano contagiosi era emerso chiaramente durante la Fase 1 dell’emergenza. Così, ancora una volta, invece di prevenire, ci si trova a dover rincorrere.
MARCO PASCIUTI