Il Fatto Quotidiano

• Mercalli

L’artico soffre

- LUCA MERCALLI

In Italia – Ottobre 2020 si mantiene instabile e più freddo del solito. Domenica scorsa il Nord-est era sotto forti piogge (142 mm a Follina, Treviso, la media dell'intero mese caduta in un giorno), neve a 1000 m sulle Dolomiti, comunque non raro a metà ottobre, e a Trieste la bora a 100 km/h ha impedito la Barcolana, prima volta nella storia della regata dal 1969. Piogge confinate verso il Sud lunedì e martedì, poi mercoledì-giovedì si sono riprese specie tra Venezie, Lombardia e Tirreno anche con vento, temporali, e una dannosa tromba marina a Chioggia. La prima metà di ottobre ha mostrato dunque temperatur­e fino a 2 °C sotto media al Nord, e per quanto aria più mite sia in vista, facilmente il mese finirà nel novero di quelli freschi, una rarità ormai: negli ultimi due anni al Settentrio­ne era accaduto solo nel maggio 2019, per il resto hanno dominato anomalie calde. Settembre 2020 secondo il Cnr-isac nonostante il freddo di fine mese risulta comunque l’ottavo più caldo dal 1800 (1,4 °C sopra media), e i primi nove mesi dell’anno sono secondi solo allo stesso periodo del 2018. Sono statistich­e ottenute grazie ai dati ultrasecol­ari degli osservator­i storici, la cui salvaguard­ia è incoraggia­ta dall’organizzaz­ione Meteorolog­ica Mondiale con il programma Centennial

Observing Station: hanno appena ricevuto la prestigios­a qualifica quelli di Piacenza (attivo dal

1802), Modena (1830), Venezia

(1835), Palermo (1791), Aggius

(1919) e Carloforte (1901) in Sardegna, aggiungend­osi ai sei nominati nel 2018 (Moncalieri, Pesaro, Urbino, Firenze, Roma, Vigna di Valle). Il 13 e 16 ottobre si è tenuta la Conferenza Nazionale sul Clima 2020 organizzat­a da Italy for Climate, che ha presentato un’articolata roadmap per la neutralità climatica del Paese ( http://italyforcl­imate.org): urge applicarla, poiché dopo il calo tra il 2005 e il 2014 (-27%) nell’ultimo quinquenni­o le emissioni-serra italiane hanno quasi smesso di diminuire salvo l’attuale temporanea riduzione da Covid.

NEL MONDO –

In Europa occidental­e pare già novembre, e in Francia per trovare un freddo più marcato di questo nel periodo tra il 24 settembre e il 14 ottobre (1,8 °C sotto media) occorre tornare al 1974 (ma all’epoca erano 5 °C in difetto!). Nel resto del mondo al contrario prevale il troppo caldo. In Myanmar e Perù nei giorni scorsi si sono stabiliti nuovi primati nazionali di temperatur­a massima per ottobre, 39,4 °C e 39,7 °C. Dopo il servizio europeo Copernicus, anche l’americana Noaa conferma che settembre 2020, con 1 °C di troppo, è stato il più caldo in 141 anni di serie termometri­ca planetaria. Vasti incendi bruciano le pendici del Kilimanjar­o, gravi alluvioni invece in Vietnam, dove in una settimana sono caduti fino a 1869 mm d’acqua, due terzi della media annua! I coralli della Grande barriera australian­a soffrono il surriscald­amento dell’oceano, e la struttura e la capacità riprodutti­va delle popolazion­i sono seriamente compromess­e. Lo dice uno studio di Andreas Dietzel del Centre of Excellence for Coral Reef Studies, su Pro

ceedings of the Royal Society. La banchisa artica si sta riprendend­o a fatica dopo il minimo stagionale di settembre, e in questi giorni è al punto più basso di estensione per metà ottobre in 42 anni di misure. Intanto la nave rompighiac­cio Polarstern dell’alfred Wegener Institute è rientrata dalla più grande missione scientific­a mai condotta nell’artico, che in 13 mesi ha raccolto un’inedita quantità di dati su mare, ghiaccio, atmosfera e biosfera intorno al Polo Nord per comprender­ne meglio i cambiament­i e modellizza­rne l’evoluzione futura che già, da quanto hanno potuto vedere gli scienziati, si annuncia assai fosca per il riscaldame­nto senza precedenti dell’ambiente artico.

CHE CALDO IN MYANMAR E PERÙ SI SONO STABILITI NUOVI PRIMATI DELLA MASSIMA: QUASI 40° C

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy