Quasi 11 mila casi Viminale ai prefetti: “Fate più controlli”
La linea rossa, quella dei nuovi contagi, segna un’impercettibile inclinazione verso destra, ma c’è poco da stare allegri. L’aumento percentuale delle ultime 24 ore è pressoché stabile e siamo ormai al quarto giorno consecutivo di record assoluto di nuove infezioni. E nulla, per ora, sembra far intravedere una rapida inversione di tendenza.
Il bollettino del 17 ottobre comunica 10.925 nuovi positivi (+2,8% rispetto ai 10.010 di venerdì), dato che porta il totale dei casi accertati di Covid-19 in Italia dall’inizio dell ’epidemia a 402.536 con 116.935 attualmente positivi.
La percentuale dei positivi individuata sui tamponi fatta
(ieri 165.837, 15 mila circa più delle 24 ore precedenti) è la stessa di venerdì, 6,6%, cifra più che doppia del 3% convenzionalmente indicata come soglia di tranquillità. I decessi registrati ieri sono stati 47, otto in meno dei 55 di venerdì, dato che porta il numero totale delle vittime dall’inizio dell’epidemia a
36.474 persone.
IL VIRUS
galoppa in tutte le regioni. Con la sola eccezione di Emilia-romagna (+1,6%), Marche (+1,3%) e Provincia autonoma di Trento (+1,2%), tutte le altre fanno registrare un incremento percentuale nelle ultime 24 ore superiore al 2%, con picchi del 7,3% in Molise e del 6,1% in Campania. Ed è proprio la Regione governata da Vincenzo De Luca a destare le maggiori preoccupazioni. I suoi 1.410 nuovi casi sono inferiori soltanto ai 2.664 della Lombardia (che aumenta del 2,2%). Seguono Lazio, 994 nuovi casi (+4,4%) e Piemonte
(972, +2,3%). Numeri preoccupanti, ma la crisi sanitaria (che fu all’origine del lockdo
wn di marzo) è ancora lontana ( a pagina 4 proviamo a spiegare perché le due ondate per molti versi non sono al momento so
vrapponibili ), ma come la curva epidemica continua anche la crescita dei malati in cura e non mancano gli ospedali già sotto stress. I pazienti ricoverati con sintomi sono 6.617 (439 ieri, +7,1% rispetto ai 383 di venerdì), mentre le persone attualmente ricoverate n terapia intensiva sono 75 (+67, incremento del 10,5% rispetto ai 52 delle 24 ore precedenti). La regione più “ospedalizzata” è in questo momento il Lazio con 1.043 ricoverati (98 in terapia intensiva), la Lombardia (943 ricoverati e 96 in terapia intensiva) e la Campania (817, 75). Il Viminale ha inviato a tutti i prefetti una circolare in cui si invita a disporre “l’in t en si fic azione dei servizi e delle attività finalizzate ad assicurare il rigoroso rispetto delle misure di contenimento del coronavirus contenute nel Dpcm firmato dal premier”.
Tutta l’europa è interessata dalla seconda ondata, mentre nel mondo il numero delle vittime supera quota 1,1 milioni e i contagi totali si avvicinano a 40. In Francia da ieri sera è scattato il coprifuoco dalle 21 alle 6; nuovo record in Germania: 7.830 casi in 24 ore, la cancelliera Merkel lancia un appello ai tedeschi “Per favore, restate a casa”. In quarantena anche il presidente Steinmeier dopo che una sua guardia del corpo è risultata positiva. Positivi la ministra degli Esteri belga Wilmes e il suo omologo austriaco Schallenberg. Entrambi hanno partecipato lunedì in Lussemburgo al Consiglio Affari esteri Ue.