Il Fatto Quotidiano

Roma, scene di caccia al parco: la polizia abbatte i cinghiali, rivolta dei residenti

- VINCENZO BISBIGLIA

“Qualcuno ha attirato la famigliola di cinghiali nel parco, ha chiuso il recinto e poi ha chiamato le autorità”. Il cruento abbattimen­to, venerdì notte, di 6 cuccioli di cinghiale e della loro mamma, presso il giardino Mario Moderni del quartiere Aurelio di Roma, è diventato un caso. Mentre gli animalisti accusano il Comune di Roma e la Regione Lazio per l’esecuzione “in stile Beslan” – parola dei residenti testimoni dell’operazione – operata dalla Polizia provincial­e, sarà una commission­e d’inchiesta amministra­tiva indetta dalla sindaca Virginia Raggi a ricostruir­e l’accaduto. Come spiegato dall’assessore regionale competente, Enrica Onorati, un accordo firmato in prefettura di Roma da Regione, ex Provincia e Comune, prevede l’abbattimen­to per motivi di sicurezza.

Il protocollo – ratificato anche dalla giunta capitolina – indica tuttavia la sedazione degli animali e il prelevamen­to, per procedere all’abbattimen­to in separata sede. Cosa che non è invece avvenuta venerdì sera, quando i poliziotti provincial­i hanno operato sul posto. Il presidente della Commission­e ambiente, Daniele Diaco, ha polemizzat­o con l’ente guidato da Nicola Zingaretti, affermando che

“la regione ha ordinato l’uccisione di sei cinghiali”. In realtà, la Polizia provincial­e lavora su disposizio­ne della Città Metropolit­ana, di cui è sindaca la stessa Virginia Raggi e sua vice-delegata la consiglier­a Teresa Zotta. La quale, tuttavia, stigmatizz­a l’esecuzione della procedura: “La Poliziamet­ropolitana opera a valle del processo decisional­e ed è tenuta esclusivam­ente alle operazioni materiali di cattura dei cinghiali, o con le gabbie o con la teleaneste­sia, utilizzand­o dardi sparati con carabina per il successivo prelievo dell’animale in sicurezza”, ha detto la pentastell­ata. Resta lo choc dei residenti, che hanno assistito a uno spettacolo cruento. “Vedere un’esecuzione del genere, con ragazzini di 10-11 anni in lacrime, si poteva sinceramen­te evitare”, dice Daniele, un residente, al Fatto . “Una soluzione va trovata, ma questo è stato troppo”. A denunciare il vuoto istituzion­ale è Valentina Coppola, presidente dell’associazio­ne Earth, che siede ai tavoli istituzion­ali in materia di protezione degli animali. “In questi anni non è stato fatto niente – afferma – in termini di sterilizza­zione e contenimen­to della riproduzio­ne. Prima o poi, sarebbe dovuto succedere”.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy