Zinga, Salvini e gli altri attori “fuori parte”
Spero davvero che quello a cui sto assistendo sia solo frutto di uno strano passaggio astrale, tipo Saturno contro i l Pd o Giove congiunto alla
Lega, perché qualcosa non torna. Non so voi, ma io sono preoccupata. Cominciano a saltarmi i punti di riferimento, non so più cosa sia la destra e cosa la sinistra, ho paura di dormire un’ora in più e di svegliarmi con la monarchia. O il nuovo rinascimento saudita.
Spero davvero che quello a cui sto assistendo in questi giorni sia solo frutto di uno strano passaggio astrale, tipo Saturno contro il Pd o Giove congiunto alla Lega, perché qualcosa non torna. Non so voi, ma io sono molto preoccupata. Cominciano a saltarmi tutti i punti di riferimento, non so più cosa sia la destra e cosa la sinistra, ho paura di dormire un’ora in più, di svegliarmi e di ritrovare la monarchia. O il nuovo rinascimento saudita. Nel giro di pochi giorni abbiamo assistito a tante di quelle performance di attori fuori parte che non so neppure da dove cominciare.
PARTIAMO
da Matteo Salvini.
Quello che fino a ieri condivideva autorevolissimi post di Iva Zanicchi contro il governo o il video del pachistano nudo per strada che poi incide ntal mente era un italiano, ora scrive dei post che sembrano partoriti da Carola Rackete. Commovente il suo post amorevole su Bonaccini, con tanto di foto di Bonaccini e virgolettato di Bonaccini sulle riaperture, con tanto di firma in calce di Bonaccini. Giuro che ho aperto la pagina fb di Salvini e nel vedere lì una foto del governatore dell’emilia-romagna ho pensato fosse un coccodrillo. Perché non era una di quelle foto dei suoi avversari politici che Salvini posta regolarmente, quelle in cui il malcapitato è ritratto nel suo scatto peggiore, quello con la bocca deformata di chi ha appena assaggiato il kiwi acerbo o col doppio mento di Shrek. No, c’e ra Bonaccini in versione piacione. Ho detto: il povero Bonaccini ha dormito con gli occhiali a goccia e ha ingoiato per sbaglio una lente nel sonno, peccato, mi era simpatico. Invece era tutto vero.
Salvini scrive che trova una proposta di Bonaccini di buonsenso e Bonaccini dice che trova la proposta di Salvini di buonsenso. Chissà se poi si sono anche visti in un motel a ore con delle parrucche bionde. Ovviamente la vecchia storia de “I campanelli li suoni a casa tua” di Bonaccini a Salvini e “Usiamo Bibbiano come una clava” dei salviniani contro Bonaccini durante le Regionali, sono cose passate.
Dirò di più. Su Fb, Salvini si dichiara perfino in sintonia con Dario Franceschini: “Sono d’accordo con il ministro Franceschini sul fatto che teatri e cinema non siano luoghi pericolosi, non è il momento dello scontro partitico, la salute viene prima di tutto!”, disse quello che girava per le piazze senza mascherine. Per la cronaca, Franceschini è quello di cui neanche due anni fa aveva detto: “Alla Cultura torna Franceschini: è sopravvissuto a tutto e a tutti, è uno di quegli uomini del Pd che governerà in futuro anche con la Befana, con Pippo o con Pluto”. Insomma, aveva ipotizzato che Franceschini potesse andare al governo perfino col personaggio di un cartone animato. Tipo lui. Poi, attenzione attenzione, dopo aver passato mesi a condividere postdi Bassetti, Palù e Zangrillo, ora da parte di Salvini c’è pure una buona parola su twitter per il virologo di riferimento del Pd Roberto Burioni: “Va cc in o russo Sputnik? Se è efficace – anche il professor Burioni ne ha parlato bene – penso debba essere approvato”. Ma che tenero. Fino a ieri non avrebbe accettato manco una Zigulì da Burioni perché “chissà cosa c’è dentro”, ora è un luminare. Se a tutto questo aggiungiamo anche la proposta di un caffè alla Boldrini, manca solo un limone con Zingaretti.
A PROPOSITO
di Nicola Zinga
retti, ieri il leader del Pd, con un suo tweet, ha destabilizzato il Paese che neppure il paziente 1 di Codogno. Lo definiremo dunque “Il tweet 1 su Cologno (Monzese)”. Del tutto inaspettatamente, come quei cani che ti giri e vedi che te la stanno facendo sul tappeto, sul whatsapp di mezza Italia ieri è apparso il seguente, traumatiz
zante screenshot: @carmelitadurso in un programma che tratta di argomenti molto diversi tra loro hai portato la voce della politica vicino alle per
sone: ce n’è bisogno!. Hashtag nonèladurso, come il programma che saggiamente Pier Silvio Berlusconi ha deciso di chiuderle. Roba che di primo impatto tutti abbiamo pensato: “Vabbè, la solidarietà della Meloni a Barbara D’urso, ci sta”. Invece era proprio un t
weet del segretario del Pd Nicola Zingaretti, sebbene io abbia comunque chiesto tramite rogatoria internazionale i dati di accesso al suo profilo perché fatico ancora a crederci. Cioè, il leader del Pd che tratta Barbara D’urso-quella-che-recitava-l ’ E t e r n o - R i p oso-con-matteo-salvini come un’epurata. Quella che è il residuo più tenace del peggio del berlusconismo televisivo trattata come un vessillo della tv del popolo. Quella che la cosa più a sinistra che è passata nei suoi programmi è stato Federico Fashion Style che regala le extension alla Mosetti diventata una buona causa per scomodarsi a sinistra. A questo punto direi che la degna conclusione di questo presente dispotico è che tolgano Non è la
D’urso alla D’urso e diano un programma a Nicola Zingaretti. C’è già il nome, all’insegna della continuità “Non è il Pd”.
Nuovi allineamenti È Saturno contro il Pd o Giove congiunto alla Lega? Il capo Pd si duole per la D’urso. Matteo e i post pro Bonaccini e Franceschini