“LE FRAGOLE SONO MATURE, NON È L’ORA DI VENDETTE”: PRONTUARIO PER POLITICI
Umberto Eco era un pozzo di scienza, e non sbagliava mai. Una volta disse che Bucarest era la Capitale dell’ungheria: immediatamente l’ungheria dichiarò guerra alla Romania, per conquistarla e trasferire a Bucarest la capitale, come aveva detto Umberto Eco. Nessun italiano, oggi, gode di quel prestigio internazionale, a parte Draghi, l’ansiolitico che Mattarella ha dovuto somministrare agli Usa e all’europa in base agli accordi di Jalta (Kissinger, 1994). Tutti gli altri politici italiani sono intendenza al seguito, e devono, come sempre nei contrordini, giustificare le proprie giravolte agli elettori, comuni mortali, dunque storditi da tutto ciò che è imprevisto e repentino: la caduta del governo Conte, per loro inspiegabile, li ha scombussolati, e adesso, ad aprirgli il cranio, ci si troverebbe il disordine aggrovigliato del baule con oggetti disparati che, rotolato per un pendio, dopo aver sobbalzato in ogni senso si aprisse alla fine della sua corsa avventurosa, e mostrasse al suo interno, fra le altre carabattole, Brunetta. (Quanto a Renzi, ognuno prende dove meglio crede i suoi motivi di orgoglio. L’ultima volta che s’è fatto vedere in giro, Renzi si vantava di non aspirare a poltrone. Ma se te ne vanti, implichi che per te è un sacrificio: non ci si vanta di ciò che non comporta fatica). Comunque, poiché l’esempio virtuoso, pare assodato, è Draghi per tutti, un uomo autorevole, generoso, parco, distinto, lungimirante, concreto, appassionato, colto, visionario, emozionante, asciutto, consapevole, meticoloso, attento, signorile, insonne, ambientalista, compassionevole, mattiniero, riservato, timido, silenzioso, pettinato, agile, bellissimo, perfetto e dotato di uno straordinario magnetismo animale (come vede, Presidente, non faccio come tutti, che laboriosamente le lesinano gli encomi) (a quanto mi dicono, senza traumi di sorta), ecco un prontuario di frasi salvifiche con cui i politici inferiori potranno pararsi il culo nelle giravolte prossime venture, in modo da assumere di fronte agli elettori il contegno del Supremo, la cui espressività immota emana quella serenità invidiabile che libra fuori dal tempo, e che fu appannaggio degli dèi olimpici secondo Omero.
Frasi paracule per politici in difficoltà da giravolta subitanea. Oggi lo scenario politico è totalmente cambiato e a mio avviso bisogna tenerne conto. Abbiamo il dovere di mostrarci maturi. Questa non è l’epoca dei veti, ma della responsabilità. Dobbiamo essere responsabili e adottare un cambio di prospettiva drastico. La responsabilità è il prezzo della grandezza. Dobbiamo essere parte attiva e non spettatori per dare concretezza alla nuova fase che sta per iniziare. È la soluzione migliore per il Paese. Occorre fare fronte alla situazione. Le fragole sono mature. No ai professionisti della politica (ah, no, scusate, questa va usata per cuccare voti). Le cose oggi sono cambiate. Stiamo attraversando una crisi politica complessa. Per capire col cervello bisogna prima sentire col cuore: chiudi gli occhi, visualizza il tuo nipotino, commuoviti. Stiamo facendo un percorso. Certe posizioni rigide non giovano a nessuno. Dobbiamo avere il coraggio di uno scatto in avanti per misurarci con le nuove sfide che ci attendono. Abbiamo scelto il coraggio. Concentriamoci sui temi che ci accomunano. Il lavoro fatto non va buttato. Non è l’ora di vendette e rancori. Mettiamo nel dimenticatoio i personalismi. L’importante è restare uniti. L’importante è il cosa, non con chi. Solo i cretini non cambiano idea. Draghi è un grillino. Fidatevi di me.