Chat Palamara: il Csm trasferisce il pm Mescolini
Primo trasferimento per incompatibilità ambientale scaturito dalle chat di Luca Palamara. Ieri il plenum del Csm, all’unanimità, ha deciso il trasferimento del procuratore di Reggio Emilia, Marco Mescolini, non solo da quella sede ma dall’intero distretto per le accuse, anche quando era pm alla Dda di Bologna, di essere di parte rispetto agli esponenti locali del Pd, con la conseguenza che è stata compromessa l’immagine di imparzialità e indipendenza. Per il trasferimento proposto dalla Prima commissione, relatore Nino Di Matteo, non hanno pesato solo le chat di Mescolini con Palamara nell’imminenza della nomina ma, soprattutto, un esposto di 4 pm del suo ufficio presentato dopo che il procuratore aveva mentito loro dicendo che Palamara “quasi non lo conosceva”. Hanno parlato di “procura in stato di ab ba nd ono ”, “allo sbando”. Nella delibera si legge che i fatti contestati “hanno di per sé arrecato un vulnus all’ immagine” della procura e la “credibilità” di Mescolini” è stata “fortemente deteriorata” non solo ” in un ambiente piccolo come quello reggiano” ma anche in tutto il distretto. “La compromissione della credibilità – scrive Di Matteo – non sarebbe attenuata da uno spostamento all ’ interno del medesimo distretto. Va, infatti, ricordato che il clamore mediatico ha riguardato anche fatti occorsi quando” Mescolini era pm a Bologna “e che è stata tratteggiata la figura di un magistrato che ha a cuore le sorti degli esponenti politici locali del Pd. Tale operazione di discredito, allo stato, mina fortemente la fiducia” dei cittadini. Mescolini, ieri, al plenum aveva detto: “Non credo di fare male il procuratore, non posso tollerare che si affermi che faccio il magistrato guardando i bianchi o i rossi. Vi chiedo di risparmiarmi questa onta”. Ma le testimonianze e due audizioni dello stesso Mescolni, in Prima, ritenute non convincenti, hanno portato il plenum al voto unanime per il trasferimento.