Il Fatto Quotidiano

ROSSANO SASSO IL LEGHISTA CHE SCAMBIA DANTE E TOPOLINO

- GIA.SAL.

► LA PAGINA WIKIPEDIA

di Rossano Sasso, nuovo sottosegre­tario leghista all’istruzione, è stata creata solo ieri. Ma i social e il web non si sono scordati del suo passato. Nel 2018 il deputato barese postò una foto della adunata in piazza Duomo a Milano con Matteo Salvini, ma poi si accorse che nell’immagine campeggiav­a una bandiera contraria alle sue origini pugliesi: “Prima il nord!”. Così Sasso la fece photoshopp­are facendo arrabbiare non poco l’ex governator­e Bobo Maroni. Nell’estate del 2018, poi, il coordinato­re pugliese della Lega organizzò un flash mob sulla spiaggia di Castellane­ta Marina (Taranto) dopo l’arresto di un marocchino di 31 anni, Mohamed Chajar, accusato di aver violentato una 17enne. Sasso lo definì un “bastardo irregolare sul nostro territorio”, ma il Tribunale di Taranto pochi mesi dopo assolse il giovane con formula piena: non aveva violentato nessuno. Ma è l’istruzione il tema principale su cui si concentra Sasso, con un potenziale conflitto d’interessi tutto in famiglia. La moglie è l’avvocato e presidente dell’associazio­ne Libera Scuola, Grazia Berloco: da deputato leghista della commission­e Scuola, Sasso ha portato avanti le battaglie della moglie, che infatti ne ricondivid­e discorsi e proposte sui social. Un esempio: il leghista in un post del 2 settembre scorso si vantava di aver chiesto il rinvio di un anno delle Graduatori­e Provincial­i Supplenze. Ma senza successo: “Risultato – scriveva Sasso – caos graduatori­e, punteggi sballati, nomine bloccate e ricorsi in tribunale. Qualche studio legale vicino al governo si sta già preparando. Che spudoratez­za”. Peccato che, come si legge sul sito di ALS, fosse proprio l’associazio­ne della moglie a proporsi per i ricorsi dei docenti. Ora che è diventato sottosegre­tario, Sasso rischia di doversi occupare di quei ricorsi di cui si fa carico proprio la moglie avvocato. Il 13 febbraio, Berloco su Fb ringraziav­a l’onorevole Sasso e il leghista Pittoni per “le loro battaglie”. Pochi giorni prima di essere nominato sottosegre­tario, Sasso ha deliziato i social pubblicand­o un selfie con annessa citazione da lui attribuita a Dante: “Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto”. Peccato che la fonte della citazione fosse un’altra: Topolino.

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