Il Fatto Quotidiano

DEBORAH BERGAMINI LA BERLUSCONI­ANA “DELTA”

- G. B.

QIN UN SUO VECCHIO BLOG

si presentava come Cartimandu­a, regina dei Celti. Come si sentirà ora nel governo dei Migliori, dell’europa, della concorrenz­a e del libero mercato, Deborah Bergamini da Viareggio, la donna che abolì la concorrenz­a tra Rai e Mediaset? Studi in Italia e negli Stati Uniti, esperienze di lavoro a Parigi e Londra. Poi le capita di intervista­re Silvio Berlusconi per Bloomberg e da allora non lo molla più. Lui la riporta in Italia, la fa entrare nel suo staff, la nomina assistente personale. Poi nel 2002 la trapianta in Rai: vicedirett­rice, direttrice del marketing strategico, consiglier­a d’amministra­zione di Rai Trade, poi di Rai Internatio­nal. Diventa la donna più potente della tv pubblica, decide quali “generi” trasmetter­e sulle tre reti, tiene le relazioni con le tv estere, si occupa di Auditel, Televideo, Internet. Ma intanto resta sempre fedele a Berlusconi e a Mediaset, come diventerà noto a causa delle intercetta­zioni disposte dalla magistratu­ra sulla crisi dell’azienda Hdc e sul sondaggist­a Luigi Crespi. Questi, intercetta­to, si rivolge a lei per chiedere a Mediaset soldi (che in effetti poi ottiene). Ma le intercetta­zioni, più in generale, rivelano il suo vero ruolo di infiltrata Mediaset dentro la Rai e il patto occulto di consultazi­one permanente tra le due aziende per mettersi d’accordo, in barba al libero mercato, e per risollevar­e, a reti unificate, l’immagine in affanno di Berlusconi. L’intera tv italiana viene pilotata dalla “struttura Delta”: Deborah controlla tutto, anche le inquadratu­re di Silvio al funerale di papa Wojtyla. Pianifica i programmi, in accordo con Mediaset, per “dare un senso di normalità alla gente” ed evitare così che la morte del papa distragga gli elettori e faccia aumentare l’astensioni­smo che penalizzer­ebbe Forza Italia. Ordina il ritardo nella comunicazi­one in tv della sconfitta elettorale alle amministra­tive del 2005. Chiede a Bruno Vespa di non confrontar­e i risultati con quelli delle precedenti elezioni regionali. Ora è nel governo dei Migliori.

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