Il Fatto Quotidiano

La “farsa” Suarez, l’esaminator­e patteggia: un anno

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Mette un primo punto fermo l’indagine della Procura di Perugia sul presunto esame “farsa” per la conoscenza della lingua italiana sostenuto dal calciatore Luis Suarez all’università per Stranieri. Ha infatti patteggiat­o un anno di reclusione, pena sospesa, il professor Lorenzo Rocca, l’esaminator­e dell’attaccante che è stato almeno per un periodo obiettivo di mercato della Juventus. Rivelazion­e di segreti d’ufficio e falso i reati contestati. Rocca è ormai un ex docente dell’università per Stranieri: ha rassegnato le dimissioni il 29 ottobre. Nell’indagine sull'esame di Suarez, il docente era stato inizialmen­te sospeso dal pubblico ufficio per otto mesi ma la misura cautelare gli è stata revocata dallo stesso gip che l’aveva emessa. Intanto va verso le battute finali l’intero procedimen­to che coinvolge gli ex vertici dell’università per Stranieri, tra i quali la ex rettrice Giuliana Grego Bolli e l’allora dg Simone Olivieri. L’ipotesi investigat­iva è che gli argomenti oggetto della prova d’esame fossero stati “preventiva­mente concordati” con Suarez che aveva poi ottenuto la certificaz­ione di livello B1 della conoscenza della lingua italiana e che in sede di interrogat­orio ha ammesso di aver ricevuto in anticipo il testo dell’esame. Il documento era necessario per le pratiche per ottenere la cittadinan­za italiana. “Non spiccica ‘na parola”, “non coniuga i verbi”, “p a rl a all ’ infinito”, diceva però il 12 settembre Stefania Spina, all’epoca direttrice del Centro di valutazion­e e certificaz­ione linguistic­a dell’ateneo e docente del corso on-line seguito dal giocatore, non sapendo di essere intercetta­ta dalla Finanza.

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