M5S, gli esclusi contro Crimi e Di Maio. Grillo convoca tutti
Rivolta sulle nomine. Cioffi: “Noi mai moderati”
■ Altre defezioni dopo il pasticcio dei sottosegretari e la svolta “liberale” dell’ex capo. Gli emarginati se ne vanno. Oggi parla Conte. Domenica riunione sul futuro a casa del Garante
No, quei due aggettivi proprio no. “Il Movimento non è moderato e liberale, non lo è mai stato e mai lo diventerà” twitta Andrea Cioffi, vice capogruppo vicario in Senato, uno dei veterani del M5S. Ed è la reazione all’intervista a R e
pubblica in cui Luigi Dimaio ha definito il Movimento come “una forza moderata e atlantista”.
Perché non è d’accordo?
Il M5S ha sempre portato avanti determinati temi, come il Reddito di cittadinanza, che è una forma di sostegno agli ultimi ma anche una via per riqualificare il lavoro, e la battaglia per l’acqua pubblica. Ma penso anche alla lotta contro le lobby e i potentati, e per un più forte ruolo dello Stato.
E non sono argomenti da moderati, secondo lei?
No, sono posizioni che possono essere riferite al socialismo liberale. Penso all’ex presidente della Repubblica, Sandro Pertini, secondo il quale non poteva esserci libertà senza giustizia sociale.
Per capirci: Giuseppe Conte è un moderato liberale? Secondo Di Maio l’ex premier “rappresent a questi valori”. E a occhio li evoca anche per favorirne l’entrata nel Movimento.
Non sono nella testa di Conte, che rispetto moltissimo e che è amato dal popolo. Ma non mi pare affatto che da presidente del Consiglio abbia agito come un moderato liberale. Ha portato avanti battaglie importanti assieme a noi, anche se abbiamo dovuto governare con forze conservatrici come Lega e Italia Viva.
Conte deve diventare il ca
po del Movimento?
Spero davvero che possa prendere parte a un processo di trasformazione del M5S. Di certo lui è molto determinato, che non significa moderato.
Su Wikipedia, Forza Italia viene definita di orientamento moderato liberale. Vi state trasformando nel vostro principale avversario? ( Sorride, n dr ) La coincidenza di termini è singolare. Presumo che Di Maio non intendesse questo.
Magari il ministro degli Esteri vuole spostare la co ll oc az io ne politica del Mo vi m e nt o : al centro, con lo sguardo rivolto verso destra.
Se fosse così, io non sarei d’a ccordo con Di Maio.
Nell’attesa voi 5Stelle governerete anche con Forza Italia, che alla Giustizia ha messo come sottosegretario l’ex avvocato di Silvio Berlusconi, Sisto.
Noi siamo ancora il partito con la maggioranza relativa in Parlamento, e abbiamo idee molto chiare sulla Giustizia. Faremo pesare la nostra azione su determinati temi, cosa che sarebbe stata molto più difficile restando fuori del governo.
Di peso ne avete sempre meno, anche sul piano numerico. Tra espulsi e fuoriusciti, in pochi giorni avete perso decine di parlamentari. Preoccupante, non crede? È senza dubbio un momento doloroso, perché stiamo perdendo colleghi di valore. Ma sugli espulsi le vorrei dire: mai dire mai.
Alcuni potrebbero essere ripescati?
Glielo ripeto: mai dire mai.
Gli espulsi hanno detto no al governo Draghi, che a naso non sarà proprio un esempio di socialismo liberale.
Presenterò una mozione perché la Banca centrale europea (di cui Draghi è stato presidente, ndr) inserisca nel proprio Statuto l’impegno a perseguire la piena occupazione in Europa. Draghi può battersi per far sì che la Ue diventi una vera e propria unione, ed è una delle ragioni per cui ho votato sì al suo governo.
Forse vi siete davvero tutti imborghesiti, voi 5Stelle. E magari la definizione di moderato liberale non dispiace neanche a Beppe Grillo.
No, non credo che rientri in nessuna delle due definizioni. Ricordo che nel 2013 lo scrisse: “Moderati si muore”. Ci ha sempre chiesto di trasformare il sistema e un modo per farlo è la transizione ecologica.
‘‘ Se Luigi ci vuole come forza di centro io non sono d’accordo I tanti espulsi? Mai dire mai