Il Fatto Quotidiano

Sisma Abruzzo, già marce le scuole donate “Costate oltre 5 milioni, ora ci piove dentro”

- ANTONIO D’AMORE

C’era una volta una vera principess­a, il marito con la corona, un palazzo di stucchi dorati e tende vellutate e un regno da governare. Quindi, c’erano tutti gli ingredient­i della favola, due anni fa a Isola del Gran Sasso, quando Charlène, moglie di Alberto II di Monaco, è venuta a inaugurare la scuola elementare che la Croce Rossa ha regalato al piccolo comune teramano (nella foto). Marce reali, tappeti rossi, folla di autorità per accogliere Sua Altezza Serenissim­a, venuta a tagliare il nastro di una struttura costata 2,5 milioni di euro, che la Croix-rouge monégasque, con il supporto di quella italiana e di altri sponsor privati (Allianz, Otis, Gruppo Spiaggiari e Smurfit Kappa) aveva deciso di donare a un comune che, sotto il terremoto del 2016, aveva perso tutte le scuole. Proprio tutte, lasciando senza aule più di 400 bimbi tra elementari e medie.

Quella della Croce Rossa, infatti, era solo la prima parte del nuovo polo scolastico, che si sarebbe concluso pochi mesi dopo, con l’apertura della nuova scuola media, donata questa dalla Protezione Civile. In tutto, 5 milioni di euro. Una bella favola, ma senza lieto fine. Andrea Ianni è un ingegnere che lavora nei laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso, nel gruppo dell’università di Princeton per il progetto “Darkside” per la ricerca sulla materia oscura dell’universo, ma anche il sindaco di Isola del Gran Sasso. Ed è furioso, perché in quella scuola da favola piove. “Quando piove fuori… piove anche dentro, è inconcepib­ile, vergognoso che accada in una scuola che ha visto i suoi primi studenti a gennaio 2020, siamo stati costretti a sistemare 7 o 8 secchi per raccoglier­e l’acqua che cola dal soffitto. Sembra fatto di cartapesta. È assurdo che una struttura così nuova e costata così tanto abbia un problema così grave…”. E non solo, perché, per rendere ancora più “favolosa” questa storia, piove anche nella scuola media donata dalla Protezione Civile: “E qui è anche più preoccupan­te – continua Ianni – perché mentre nella scuola elementare c’è una controsoff­ittatura a pannelli, che ci permette di rilevare subito imotivi dell’infiltrazi­one, in quella media c’è un soffitto in cartongess­o, che una volta impregnato d’acqua potrebbe cedere, quindi ho chiesto un sopralluog­o immediato e una verifica della situazione”. “Quando ho contattato la Croce Rossa per denunciare il problema – conclude il sindaco – mi hanno risposto che sarebbe stato meglio evitare polemiche… visto che ci hanno regalato anche un defibrilla­tore…”.

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