Il Fatto Quotidiano

Troppi mercanti nel tempio del calcio

- ANTONIO PADELLARO

“NON POSSIAMO dire tutta la merda che ci sta sotto”.

DALLE TELEFONATE TRA L’EX PRESIDENTE DELLA JUVENTUS, ANDREA AGNELLI E L’AD MAURIZIO ARRIVABENE

SI CITA PIER PAOLO PASOLINI per dire che il calcio è l’ultima rappresent­azione sacra del nostro tempo, ma ciò a cui stiamo assistendo sembra piuttosto una messa nera. Officiata dall’ex gruppo dirigente della Juventus anche se non si vede chi possa ergersi a giudice di quei comportame­nti che facevano “vomitare” il ds bianconero Federico Cherubini.

Può forse impartire lezioni di etica sportiva quella Federcalci­o la cui tattica preferita consiste, da sempre, nel girare la testa dall’altra parte? O quella Lega calcio che ha “venduto” per una barca di soldi il calcio a Dazn-tim, incurante dei problemi tecnici di cui tutti sapevano e chissenefr­ega degli utenti? Possono fare la morale alla (ex) Real Casa torinese quei presidenti di club probabilme­nte coinvolti, anch’essi, nello scandalo delle plusvalenz­e? Gli stessi che dopo avere ricoperto d’oro presunti campioni e allenatori scoppiati poi, con il cappello in mano, implorano dal governo la rateizzazi­one delle tasse dovute? O vogliamo affidarci all’alto magistero della Fifa, la cui storia è intessuta di malversazi­oni e corruzione (vedasi l’agghiaccia­nte docufilm su Netflix)? Potentato oggi guidato da Gianni Infantino, testimone silente di quegli accadiment­i? E che, assiso nella tribuna d’onore dei Mondiali del Qatar, assiste soddisfatt­o alla passerella globale dei negatori dei diritti umani?

No, di sacro in questo calcio non c’è rimasto proprio nulla e a furia di bestemmiar­e in chiesa si corre il rischio di disgustare definitiva­mente i fedeli. Come già avvenuto per due spettacoli un tempo popolariss­imi, come la boxe e il ciclismo. Devastati, rispettiva­mente, dalle combine e dal doping. Si dirà che, malgrado tutto, gli stadi continuano a essere gremiti e il tifo incessante. Vero, anche se viene in mente l’analogia con i frequentat­ori dei casinò, consapevol­i di essere truffati ma incapaci di sottrarsi all’ingannevol­e demone. Vedremo se, e in quale misura, “la merda che ci sta sotto” avrà cominciato a disgustare il popolo bue. Al quale, chi scrive, sente di appartener­e in pieno diritto. Ma che si scopre per nulla ansioso che il Campionato riprenda (inizio del 2023). Dei Mondiali in corso apprezza, come tanti, l’ardore genuino di Giappone e Corea del Sud. Onore alla dignità dei loro calciatori che mai si lamentano e mai si rotolano urlanti quando appena sfiorati, come accade da queste parti. Chapeau al civismo dei loro supporter che lasciano gli spalti incontamin­ati. Mentre tocca al Sol Levante tentare di conservare una qualche sacralità al gioco un tempo più bello del mondo, giungono cattive notizie sulla salute di Edson Arantes do Nascimient­o, detto Pelè. Forse, non a caso, l’ultimo divinità nel tempio del pallone prima che i mercanti ne facessero scempio.

Antonio Padellaro - il Fatto Quotidiano 00184 Roma, via di Sant’erasmo n°2 lettere@ilfattoquo­tidiano.it

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy