Coop, appalti senza gara: l’anac li bocciò nel 2017
Un “ricorso sistematico all’istituto della proroga per appalti di servizi sociali che evidenzia (...) carenze nell’attività programmatoria”. Carenze che “in nessun caso (...) possono giustificare la proroga dei contratti in essere, essendo” la programmazione “una fase essenziale per la corretta gestione dei servizi sociali”. Così l’anac, il 28 marzo 2017, in un documento interno di cui Il Fatto è in possesso, censurava le continue proroghe agli affidamenti per la gestione dei centri d’accoglienza ottenuti dalla cooperativa Karibu a Priverno, piccolo comune da anni roccaforte del centrosinistra civico nella provincia di Latina. L’esposto all’anticorruzione – all’epoca guidata dal pm Raffaele Cantone – fu presentato da due consiglieri locali. Il file attesta che la coop gestita da Marie Terese Mukamitsindo – suocera del deputato eletto con Verdi-si, Aboubakar Soumahoro – aveva ottenuto dal solo Comune di Priverno (appena 13mila abitanti) affidamenti in proroga per 820 mila euro tra il 2013 e il 2016, nonostante la censura dell’authority. Gli atti dell’istruttoria Anac – chiusa con la “raccomandazione” a limitarsi a brevi proroghe tecniche – sono stati acquisiti dalla Procura di Latina, confluiti nel fascicolo aperto per i reati di truffa, malversazione e altri reati fiscali, che vede indagata proprio Mukamitsindo. Gli appalti sotto i fari dell’anas riguardavano i “servizi di assistenza domiciliare” e il “segreteriato sociale”.
Gli affari di Karibu – e della “sorella” Aid Italia – non riguardano solo Priverno, ma altri due piccoli comuni pontini: Sezze – dove risiede tuttora l’imprenditrice di origini ruandesi – e Roccagorga. Quest’ultimo borgo dei
Monti Lepini (appena 4mila abitanti) dal 2004 al 2019 ha ospitato un centro Sprar della Prefettura di Latina.
LA COINCIDENZA
è che l’assessore alle Politiche sociali di Roccagorga era un ex dipendente di Karibu, mentre la sindaca (fino a pochi mesi fa) era Carla Amici, sorella dell’ex sottosegretaria dem a Palazzo Chigi, Sesa Amici. L’agibilità degli immobili messi a disposizione dai comuni e le condizioni in cui vivevano i migranti furono oggetto, tra il 2017 e il 2019, di una serrata battaglia portata avanti in Regione Lazio dal consigliere della Lega, Angelo Tripodi. Un altro documento interno fatto pervenire al Viminale dalla stessa Karibu attesta che dal 2004 al 2019, per i progetti Sprar di Sezze, Roccagorga e Monte San Biagio la Karibu ha ottenuto in totale 35 milioni di euro, oltre la metà dei 62 milioni incassati solo per i progetti finanziati da Governo e Regione Lazio.