LA FATA E GLI IGNORANTI: IL SONNO DELLA RAGIONE E IL BUONDÌ FEMMINICIDA
NON CLASSIFICATI
DOCU-SEX. Cara Delevigne, modella britannica un po’
svalvolata, svela che le problematiche legate alla sua sessualità in passato l’hanno portata più volte a pensieri suicidi. La confessione promozionale arriva alla vigilia della messa in onda (sulla
Bbc) di “Planet Sex With Cara Delevingne”, la docu-serie in sei episodi con la supermodella alle prese con l’esplorazione della sessualità. E vabbè, fin qui nessuno stupore. Stupore che ci coglie quando scopriamo che Cara in un episodio della serie ha “donato un orgasmo alla scienza”. Cioè si è fatta prelevare, in un ospedale tedesco, due campioni di sangue, uno prima e uno dopo l’orgasmo. Lo scopo dell’esperimento è esplorare cosa accade al corpo. L’effetto è misurato nel sistema endocannabinoide, una parte del sistema nervoso responsabile dello stato di rilassamento e della riduzione dell’ansia. Il sesso è rilassante: ma va?
PECUNIA NON OLET. Secondo il quotidiano spagnolo Marca, Cristiano Ronaldo starebbe seriamente prendendo in considerazione l’idea di dire addio al calcio europeo per trasferirsi in Arabia Saudita. L’offerta dell’al Nassr, club con sede a Riad fondato nel 1955, sarebbe da capogiro: 200 milioni a stagione per due anni e mezzo. Ovvero: 500 milioni netti, più di 550mila euro al giorno. Il campione, sebben a fine carriera, non ha bisogno di soldi per una confortevole vecchiaia: con quel che ha guadagnato fin qui, ha già sistemato le prossime duecento generazioni di Ronaldi. Ma ammettere che il momento dei giardinetti è arrivato dev’essere impresa difficile. In fondo però l’arabia Saudita è piena di simpaticoni come lui: sai che risate con Renzi?
MA CHISSENEFREGA? Marta Ciferri, moglie del neosindaco di Rieti Daniele Sinibaldi, ha preso male l’assenza da casa del marito sabato scorso: “Quando hai finito di fare serata, magari se hai un attimo puoi provare a richiamarmi considerando che sono da sola a casa con un bambino di un anno”, ha scritto alle tre di notte su Facebook (post poi rimosso). Le frasi della first lady di Rieti hanno avuto un’inspiegabile eco nazionale. Tanto che alcuni articoli (su Rep) riferiscono di un allontanamento dal tetto coniugale del primo cittadino che poi ha chiesto rispetto per la privacy: “Auspico che tutti, d’ora in poi, abbiano la sensibilità di rispettare la natura privata di questa vicenda, anche e soprattutto evitando di tirare in mezzo nostro figlio che ha la priorità su tutto il resto”. La prossima volta telefonatevi e risparmiateci.
BOCCIATI
LE FATE IGNORANTI. Per promuovere il Buondì Motta l’azienda ha proposto una campagna che ha attirato una montagna di critiche a Bauli (il colosso dolciario proprietario anche del marchio Motta), con l’accusa di sessismo e di incitamento al femminicidio. Lo spot mostra una famiglia riunita per la colazione alle prese con una fatina che cerca di trasformare la brioche con la magia, con l’insistenza di una mosca. Mamma, papà, e bimbi la fanno fuori a turno: schiacciandola con le mani, a colpi di martello o prendendola a pugni con un guantone da boxe.
Sulle pagine social di Buondì fioccano critiche isteriche: “Istiga alla violenza”; “Abominevole”; “Indegno”; “Uccidete le fate e i sogni dei bambini, scandaloso!”; “Ho una nipotina che quando ha visto schiacciare la fatina gli è venuto un attacco di panico” (forse anche per l’italiano stentato del parente). Sul Corriere del Veneto leggiamo che si sono mosse le associazioni femministe (“Il messaggio veicolato è chiaro: se una donna è fastidiosa, parla troppo, insiste su qualcosa, è giusto ucciderla”) e che è intervenuto financo un esperto di comunicazione e docente dell’università di Tor Vergata, tal Matteo Flora: “Lo spot ci insegna come trattare le donne petulanti: ammazzandole. Se fossi il pubblicitario che l’ha realizzata, non dormirei sogni tranquilli”. Il sonno della ragione.