Il Fatto Quotidiano

Anche stavolta a Sanremo servirà l’effetto sorpresa

SVELATI I 22 BIG Amadeus convoca una truppa di solida resa televisiva, tra roboanti ritorni di molti Vecchi, Maturi, Consolidat­i e Contempora­nei che potrebbero stupire

- » Stefano Mannucci

Dai, che vince Tananai (fa pure rima). A febbraio, il Festival riconferme­rà il proprio potere taumaturgi­co solo celebrando l’apoteosi del facciadasc­hiaffi che nell’edizione 2022 è finito in fondo alla classifica, salvo diventare un idolo cammin facendo. Come è accaduto a Vasco, Zucchero, Negramaro. Magari andrà a finire proprio così, perché la liturgia messa in piedi dall’officiante Amadeus deve trovare una chiave, un colpo di teatro, un senso che vada oltre le sorprese ormai bruciate del cast, annunciato ieri al Tg1 dopo una classica notte da Innominato, togli questo metti quella, a tizio non posso più dire di no ma il superagent­e si è messo di traverso e comunque SUL PALCO alla fine decido io. Così, all’ora di pranzo, il buon Ama ha svelato i 22 big, arrivederc­i e buona digestione a centinaia di altri candidabil­i che avevano presentato brani per la kermesse. 22 più 6 dei 12 giovani che saranno ammessi tra i campioni dopo la loro tenzone under, il 16 dicembre. Il totale fa 28 concorrent­i, con una previsione per la sigla di chiusura intorno alle quattro del mattino per ciascuna delle serate in Riviera, dal 7 all’11 febbraio.

PER QUESTA EDIZIONE n.73 di Sanremo, altrimenti nota come Amadeus IV (siamo a un passo dai governi di Moro e Fanfani), la vittima sacrifical­e è il Rock. In barba al colpo di culo festivalie­ro dei Maneskin. Né può la quota ribelle essere incarnata dal solo Gianluca Grignani, che merita di essere riammesso in classe anche se di sicuro manderà a puttane scaletta e backstage con le sue mattane. Tant’è. Ama ha convocato un truppone di solida resa televisiva, puntando su roboanti ritorni di Vecchi, Maturi, Consolidat­i, e pescando a piacere dentro il correntone dei Contempora­nei. E alla fine saranno proprio i meno noti al pubblico generalist­a a giocarsela sul tavolo d’azzardo della discografi­a. A meno di un clamoroso restauro, difficile infatti immaginare che I Cugini di Campagna (si erano autopropos­ti mesi fa) sbancheran­no la hit parade, mentre il loro Nick Luciani dovrà stare attento alle bestemmie, che gli causarono grane irrisolvib­ili all’isola dei Famosi. Stessa area di riferiment­o per Anna Oxa, antipatizz­ante doc, tanto cara a Raiuno, rete immemore dei veleni sparsi in una tornata di Ballando di nove anni fa. Più lodevole l’iscrizione in gara di ex vincitori (e veri gioielli della corona) come Giorgia e Marco Mengoni, meno appassiona­nte il ripescaggi­o metastoric­o dei Modà. Intrigante la reunion di Paola & Chiara (inneschera­nno fantasie variamente assortite da Onlyfans) e quella archeo-hip-hop degli Articolo 31, con la stampa perfida pronta a rinfrescar­e la memoria a J-AX sulle mille volte che ha giurato di non veder mai Sanremo.

Un altro asso nella manica di Ama? Elodie: stavolta se la giocherà fino in fondo, in un 2023 che la vedrà alle prese con la sua prima docuserie e un concerto-consacrazi­one al Forum di Assago. Ancor più breaking news la presenza di Ultimo tra i gareggiant­i. Ognuno la leggerà come meglio crede: il cantautore romano torna sul campo di battaglia dove nel 2019 era stato beffato in extremis da Mahmood, battibecca­ndo a notte fonda, in modo insolente, coi giornalist­i-votanti. L’anno successivo snobbò l’invito da superospit­e: ora Amadeus consuma una gaudiosa vendetta. Ultimo a

Sanremo, in cerca di riconcilia­zione più che di riscatto, anche se il booster festivalie­ro gli gioverà per il prossimo tour negli stadi. Altre facce già viste nel

casellario dell’ariston?

Gli ineffabili Colapesce&dimartino, l’imprevedib­ile Madame, gli effervesce­nti Coma_cose, l’aristoautr­ice Levante. Nella partitina dei “figli di” (in senso buono) si cimenteran­no Leo Gassman e LDA (papà Gigi D’alessio va fiero dell’erede trapper). Per il trofeo “è meglio la sorella del fratello” troviamo in lizza solo la talentuosa Mara Sattei, che sullo stato di famiglia è nella stessa riga del fenomeno Thasup. Il parco protetto dei rap-trapper con vocazioni autorali è affollato dal primatista stagionale di incassi Lazza, le potenziali rivelazion­i per i teleutenti stagionati Mr. Rain, Ariete e il controvers­o Rosa Chemical (vero nome Manuel Franco Rocati, pittore, tatuatore e cantante, l’anno scorso fu ospite di Tananai).

L’ama IV è nato, come nelle autocrazie sanremesi precedenti, con una cencellian­a distribuzi­one di strapuntin­i: cancellati tra i big gli “appoggi esterni” dei talent, da Amici a Xfactor. Vedremo la caratura dei brani e la resa del trio di conduttori, con il Direttore Artistico affiancato dallo smagato Gianni Morandi e dalla televisiva­mente impalpabil­e Chiara Ferragni. Al resto penseranno i “sanremers”, le legioni di commentato­ri feroci annidate dentro twitter. Sempre che Elon Musk non lo chiuda prima.

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si esibiranno 22 big più sei dei dodici giovani che saranno ammessi il 16 dicembre. Il totale fa 28 concorrent­i, tra cui Anna Oxa, J - Ax, Paola e Chiara, I Cugini di Campagna e i Coma_cose
ALL’ARISTON DAL 7 ALL’11 FEBBRAIO si esibiranno 22 big più sei dei dodici giovani che saranno ammessi il 16 dicembre. Il totale fa 28 concorrent­i, tra cui Anna Oxa, J - Ax, Paola e Chiara, I Cugini di Campagna e i Coma_cose
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FOTO ANSA/LAPRESSE Presentato­ri Ci saranno Gianni Morandi e anche l’influencer Chiara Ferragni

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