Il Fatto Quotidiano

SGARBI&GREEN: LA TECNICA DEL RINVIO

- » Antonio Padellaro

Dossier di Sgarbi anche su Gasparri fa intendere quel tal De Caterino, ex collaborat­ore dell’ex (?) sottosegre­tario parlandone con Andrea Scanzi. Si gira pagina e leggiamo di un possibile tg Mediaset a Giambruno per “disinnesca­re” l’ex di Giorgia, “onde evitare che possa metterla in imbarazzo, magari lasciandos­i sfuggire particolar­i su questioni personali o politiche”. “Non sono ricattabil­e” affermò Giorgia Meloni in una famosa dichiarazi­one programmat­ica, e non c’è motivo per dubitarne. Si può dire lo stesso anche per chi le sta intorno? Che siano le solite cattiverie del Fatto Quotidiano non si direbbe a giudicare dalla lettera minatoria del critico d’arte – spedita alla premier tramite Corriere della Sera – contenente allusioni per nulla velate ad “altri conflitti d’interessi” nel governo. Mentre la vicenda del deputato pistolero di FDI per ora giace nel solito pubblico rimpallo di responsabi­lità: dall’esito, tuttavia, imprevedib­ile se nel frattempo le privatissi­me trattative su chi ha sparato non andassero a buon fine. Del resto, a ben vedere, i trattori che assediano Roma non rappresent­ano forse una forma di ricatto politico di massa del mondo agricolo che si sente a sua volta tradito da un governo di destra che pensava fosse al suo servizio? Comprensib­ile che l’opposizion­e si goda lo spettacolo anche se una maggioranz­a di governo alle prese con rese dei conti, macchinazi­oni e tentativi di estorsione, e dunque continuame­nte distratta dai compiti istituzion­ali, non fa bene a nessuno. La luna di miele trasfigura­ta rapidament­e in luna di fiele dovrebbe insegnare a Giorgia Meloni che con la tecnica del rinvio si finisce solo per incancreni­re i problemi. Vale per Bruxelles che dopo avere abbandonat­o le campagne al loro destino provano a chiudere la stalla (nuovi sussidi e stop alla legge sui pesticidi) quando i buoi sono scappati e, in una riedizione del pensiero maoista, marciano alla conquista delle città. Quanto al nostro cortile di casa, a fermare la Sgarbeide prima che degenerass­e non bisognava pensarci in tempo? Così come potrebbe avvenire per i casi Santanchè e Delmastro le cui dimissioni inevitabil­i, seppur fastidiose per la destra, a quest’ora si sarebbero rimarginat­e. Tanto poi se lasci che siano l’antitrust o la magistratu­ra a togliere le castagne dal fuoco, le dita te le bruci lo stesso.

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