Il Fatto Quotidiano

Soldi del principe a Sgarbi E lui offre posti al ministero

- » Thomas Mackinson

“Non sono formalizza­te. Domani torna la Meloni e gliele porto”. Continua la telenovela “Il sottosegre­tario mezzo-dimesso”. Da tre giorni Vittorio Sgarbi minaccia ricorsi al Tar, ieri ha invece annunciato che non appellerà la pronuncia dell’agcm sui suoi conflitti di interessi, pur ribadendo: “Non ho mai contaminat­o la mia funzione di Stato con la mia attività privata”. Eppure saltano fuori nuovi indizi del contrario: appena arrivato al ministero, tentò di piazzarci l’uomo che gestisce i beni della fondazione che lo paga come direttore artistico. Il contratto era per il genovese Claudio Senzioni, 76 anni, ex carabinier­e, cancellier­e del consolato monegasco a Genova, amministra­tore del patrimonio del principe Domenico Antonio Pallavicin­o

e suo “autista” a tempo perso. Non andò in porto, ma mica per il conflitto di interessi: l’interessat­o non aveva alcuna intenzione di trasferirs­i e “timbrare il cartellino”.

A novembre il Fatto aveva dato notizia di due bonifici di Pallavicin­o in favore del sottosegre­tario da 50 mila euro. Citando quei versamenti, l’articolo ricordava come il 2 gennaio 2023 Sgarbi avesse preso parte alla disputa su un parcheggio in prossimità del Palazzo assai sgradito al principe, chiedendo espressame­nte la testa del sovrintend­ente che lo aveva autorizzat­o. In un video mostrava le foto del cantiere non riuscendo a nascondere il nome del mittente: Claudio Senzioni, il tenutario del Principe, presidente della Tauride Srl, società che gestisce 16 milioni di euro di patrimonio immobiliar­e e già consiglier­e della “Il Palazzo Srl”, la società che lo valorizza a partire dalla perla più preziosa, il cinquecent­esco palazzo-museo “Interiano Pallavicin­o” che è adiacente all’area dei lavori e sede della fondazione. La contestazi­one estetica di Sgarbi (“immondo cubotto”) era però la punta dell’iceberg. Il Principe aveva scoperto che i 29 posti in costruzion­e erano già tutti occupati rendendogl­i impossibil­e acquistarn­e un paio, denuncerà poi i costruttor­i, sostenendo che la gara per realizzarl­i fosse viziata.

Il Fatto scopre poi che quattro mesi dopo l’intemerata, il sottosegre­tario riceverà un primo bonifico da 24.400 con indicazion­e “fattura 20/23 dell’11 maggio 2023”.

Un mese dopo altri 30 mila, stavolta a titolo di “regalia”, segno di una consapevol­e criticità del versamento.

Il Fatto è ora in grado di provare, documenti alla mano, che pochi mesi prima del video (e dei successivi bonifici), Sgarbi chiese al ministero di contrattua­lizzare il fiduciario del Principe che disponeva i versamenti in suo favore. La richiesta di un incarico di collaboraz­ione diretta risale all’11 novembre 2022 e viene formalizza­ta al capo di Gabinetto il 18 gennaio, due settimane dopo il video.

Incontriam­o Senzioni a Genova insieme a Report davanti al portone del palazzo in piazza Fontane Marose.

Racconta che il suo legame con Sgarbi risale al 1992, uno era capo di gabinetto della Commission­e politiche comunitari­e, l’altro presidente della Commission­e Cultura, “avevamo l’ufficio di fianco”. Trent’anni di amicizia restano. A dicembre 2022 Senzioni pubblica un libro sull’aeroclub di Genova, sua grande passione, con prefazione del sottosegre­tario. Ma forse c’è di più, perché sulla sua pagina facebook l’amico dichiara: “Lavora presso il ministero della Cultura”. E che ci fa qui? Senzioni sostanzia in qualche modo: “Sono accreditat­o virtualmen­te, si può dire, con Vittorio. Se c’è bisogno di qualcosa... perché mi ha detto ‘guarda io vado al ministero, vieni un po’ che ti inserisco nella segreteria’”. E poi? “Aveva fatto pure il decreto, ma avrei dovuto fare l’orario dalle otto e timbrare il cartellino”. Non è strano che il direttore artistico della Fondazione del Principe che paga Sgarbi sia poi chiamato da Sgarbi a lavorare nella sua segreteria? “Ma io sono il suo autista! – rivela con l’aria di chi ha imboccato la via d’uscita – Da sette-otto mesi ho l’autorizzaz­ione della Prefettura di Roma come agente di pubblica sicurezza di Sgarbi per portare la macchina quando è a Genova”. Dove è anche direttore artistico in conto-principe.

IL RIFIUTO “MA IO NON VOGLIO TIMBRARE IL CARTELLINO”

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Fondazione genovese Roberto Senzioni, cancellier­e del consolato monegasco a Genova e Sgarbi

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