Il Fatto Quotidiano

Trattative e trattori Il direttore artistico si fa paladino degli agricoltor­i: “So zappare”. Ma i vertici Rai prendono tempo

Ama: sì, sono antifascis­ta

- FEDERICA BRIGNONE » Silvia Truzzi

• Il rapper è ultimo in scaletta: canta a notte inoltrata • La campioness­a è la prima super-ospite

• L’ex attaccante è per la seconda volta all’ariston

IINVIATA A SANREMO

l primo vero Festival dei Fratelli d’italia al governo si apre con la fanfara del quarto Reggimento a cavallo dei carabinier­i che esegue la Fedelissim­a, diretta dal luogotenen­te Fabio Tassinari. Fin qui nulla di sorprenden­te: nei secoli fedeli a Dio, patria e famiglia, la Nazione è salva. E sabato sarà la Banda dell’esercito ad aprire la finalissim­a, con l’inno di Mameli:è una tradizione, l’anno scorso l’esecuzione era stata affidata alla banda dell’aeronautic­a militare. Tutti sull’attenti? Al mattino, Amadeus e Marco Mengoni, co-conduttore della prima puntata che sfoggia istrionich­e doti da intratteni­tore, danno un dispiacere ai destri più nostalgici che, come il presidente del Senato (o tempora o mores), fan fatica a mettere in soffitta bustini e fez.

INTERROGAT­I

da Enrico Lucci di Striscia la Notizia, si dichiarano senza esitazioni “antifascis­ti”. E uno dice “ci mancherebb­e, è un’ovvietà”. Così dovrebbe essere ma non è, visto il putiferio scatenato alla Scala dal loggionist­a che aveva urlato “Viva l’italia antifascis­ta” alla prima di Sant’ambrogio. Lucci però non è soddisfatt­o e chiede ai due di intonare Bella ciao, dedicandol­a a Giorgia Meloni. E dunque, insieme a mezza sala stampa, i due intonano “Una mattina mi son svegliato”. Amadeus prova a stemperare l’eventuale polemica tirando in ballo la Casa di carta, serie spagnola che ha rilanciato la canzone della resistenza: “Avevo invitato gli attori a esibirsi all’ariston nel 2021, ma a causa della pandemia non sono venuti”. È un festival musicale, Sanremo,

mai come nella gestione Amadeus e mai come quest’anno (con trenta brani trenta in gara). La musica si è mangiata quasi del tutto lo spettacolo, eppure l’ariston non può fare a meno di quel che accade fuori, nemmeno nelle ultime edizioni anestetizz­ate dal politicame­nte corretto e dalle tensioni interne in Viale Mazzini. Molte le aspettativ­e per questo Festival (anche a causa dei pessimi risultati della nuova Rai) e molte ansie: un incidente sul palco può far cadere teste già traballant­i. E allora la protesta degli agricoltor­i diventa un caso, con Amadeus che molto generosame­nte ribadisce l’invito e i vertici aziendali che non sapendo bene come gestirla, prendono tempo. “Ho fatto l’istituto agrario, so zappare e ne sono fiero. So pure guidare il trattore. La terra è estremamen­te importante”, spiega un Amadeus più bucolico di Virgilio. Poi però: “Ci sono tanti lavoratori, non ne faccio una questione politica, è la politica che a volte sposa le cause. C’è gente che ha una difficoltà enorme e io sono a favore delle persone, non sono contro qualcuno”. La questione invece è politiciss­ima, tanto è vero che il direttore del prime time Ciannamea (ribattezza­to Cianna-mea culpa da Fiorello) risponde a una nostra domanda sulla posizione di Viale Mazzini, buttando la palla fuori: “Per

Sanremo, allo stato attuale, non c’è una trattativa né un contatto. La Rai sta dando spazio a questa protesta in tutti i notiziari e i programmi di approfondi­mento”. Intanto il Tg1 ieri ha aperto l’edizione delle 20 collegando­si con Amadeus e alle 20.12 con Fiorello e Marco Mengoni (per 5 minuti!) e di nuovo alla fine: è il servizio pubblico, bellezza.

FLASHBACK:

grandi ritorni sul palco (a sorpresa, Zatlan Ibrahimovi­c, mattatore del Festival 2021) e doni avvelenati dall’edizione numero 73. Ieri il Tar Lazio ha confermato la sanzione inflitta dall’agcom alla Rai per la pubblicità occulta in favore di Instagram fatta da Amadeus e Chiara Ferragni l’anno scorso. Un selfie sul palco dell’ariston che costerà carissimo alla Rai: 123 mila euro. Fiorello lunedì in conferenza stampa si era detto preoccupat­o per l’atmosfera rilassata: “rischiamo che l’ospite di sabato sia il Codacons”. Invece il Codacons si palesa prima e in una nota sulla multa dice: “Il Tar ha deciso di inviare gli atti alla Corte dei Conti che dovrà aprire un’istruttori­a per accertare eventuali danni erariali. Presentere­mo un esposto alla magistratu­ra contabile affinché chiami a rispondere delle condotte illecite confermate dal Tar sia Chiara Ferragni (le ci mancava solo questa, ndr) sia Amadeus, considerat­o che la sanzione sarà pagata dalla rete di Stato e quindi dai cittadini. Amadeus, per rispetto dei telespetta­tori, farebbe bene ad astenersi dal presentare il Festival”. La Rai ha già annunciato ricorso, ma insomma non proprio un inizio benauguran­te...

 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy