I prof trentini: “Esami di recupero da ripristinare”
La scuola del merito dell’era Valditara si è fermata ai confini della provincia di Trento. Già perché qui accade una cosa strana dal 2007: non sono previsti gli esami di riparazione alla scuola superiore. Così, 500 insegnanti stanno chiedendo con una petizione, al nuovo assessore all’istruzione Francesca Gerosa, di FDI – che oltretutto ha diffuso una circolare suggerendo alle scuole di non assegnare compiti durante le vacanze di Carnevale – che vengano ripristinati. In Trentino si utilizza infatti un meccanismo diverso rispetto al resto d’italia. Non c’è l’esame di riparazione a settembre, o meglio c’è ma non è dirimente. Se si viene bocciati il consiglio di classe predispone un piano di recupero e si passa comunque all’anno successivo. Il rischio è che gli studenti arrivino alla maturità con carenze mai colmate. “È evidente – si legge nella petizione – che il sistema delle carenze è stato introdotto per evitare d’investire risorse nelle attività di recupero, destinandole a progettualità extra-curricolare o a forme d’incentivo per docenti per nulla limpide”.
“Dopo anni, dal 2009 che raccogliamo firme, finalmente si è aperto un varco – dice Giovanna Giugni, ex docente attiva sui temi scolastici –. È una presa di coscienza delle opposizioni sull’autonomia differenziata. Il Pd vuole dire che non è d’accordo. Ma il problema è che è lo stesso Pd che appoggia l’autonomia differenziata: siamo di fronte al modello del centrosinistra autonomista che il centrodestra ha semplicemente deciso di non cambiare. Per fortuna i docenti trentini sono usciti allo scoperto”.