La battaglia in Ue si infrange contro la politica italiana
I SUV ingombrano, pesano tonnellate, consumano il 15% in più, inquinano il 20% in più e in caso di incidente sono due volte più mortali per i pedoni rispetto alle auto normali. A Parigi stanno pensando di penalizzarli triplicando le tariffe per la sosta (parcheggiarli in centro costerà 18 euro l’ora). A Tubinga, in Germania, l’hanno già fatto. Ken Livingstone, sindaco di Londra, ha definito “idioti” i cittadini inglesi che li usano per accompagnare i figli a scuola. A Washington l’immatricolazione di un Suv costa sette volte di più rispetto a quella di un utilitaria e in Canada le tariffe dei parcheggi variano in base al peso della vettura. In Italia che aspettiamo? E visto che siamo in tema, ben venga il limite di 30 km orari nei centri storici delle città italiane. Anzi, si potrebbe abbassare a 20, e pedonalizzare sarebbe ancora meglio.
GENTILE CASTRIOTA, alla fine i parigini hanno deciso di triplicare i costi di parcheggio per i Suv in città, anche se l’affluenza alle urne è stata inferiore di quanto speravano gli attivisti verdi (meno del 6%). La decisione non è piaciuta a Carlos Tavares, numero uno di Stellantis (di cui lo Stato francese detiene il 6,1% delle quote), che ha commentato dicendo che ai parigini venderà le berline, mentre manderà i Suv agli altri mercati. E qui il riferimento è tutto il nostro. Probabilmente saranno sempre gli italiani che compreranno queste enormi vetture che consumano e inquinano moltissimo. Del resto i Suv da noi dominano il mercato: sono oltre la metà di quelle totale. Eppure è sempre più difficile nelle grandi città guidare queste auto e, soprattutto, trovare parcheggio. Ma non sembra un grande problema né per gli automobilisti né per il governo che, come abbiamo raccontato su queste pagine, per “accontentare” Stellantis ha tarato i nuovo Ecobonus sulle volontà di Tavares, mentre resta alta la polemica tra il governo e il colosso automobilistico. Ma in attesa di attrarre in Italia altri produttori, difficilmente si riuscirà a realizzare una politica così restrittiva nei confronti dei Suv. Ed è sempre la politica che “guida” queste battaglie. Basti pensare che mentre nel resto d’europa viaggiare a 30 km l’ora in città è la normalità, da noi Matteo Salvini pensa che ci siano più danni che benefici. E lui è il ministro dei Trasporti.
PATRIZIA DE RUBERTIS