Il Fatto Quotidiano

ANIMALI FANTASTICI

- » Virginia Della Sala

C’è un nuovo lupo sul pianeta e non ce n’eravamo accorti. Una specie nata dall’avvicinars­i genetico del lupo grigio e dello sciacallo dorato africano e identifica­ta leggendo il suo dna. Ma c’è anche uno strano roditore peloso, 82 centimetri di lunghezza e due chili di peso. È stato scoperto quando è entrato nell’inquadratu­ra di una telecamera a infrarossi calata all’interno di un vulcano spento da almeno 200 mila anni della Nuova Guinea: là dove neanche i nativi si inoltrano, vive il Bosavi lanoso che pare essere pure un gran simpaticon­e. “Il grosso roditore , dotato di una folta pelliccia, si è mostrato da subito molto confidente e assai socievole con l’uomo” spiega Stefano Mazzotti, Direttore e Conservato­re di Zoologia presso Museo Civico di Storia Naturale Ferrara. Nel suo libro “Meraviglio­se Creature” (Il Mulino) scopriamo che oltre il telegenico mammifero, ci sono centinaia di nuove specie che abitano la nostra Terra senza che lo sappiamo. Forse migliaia. E sono una più straordina­ria dell’altra.

IL CATALOGO

attraversa ogni categoria, anfibio, rettile e mammifero che sia. Lo stesso Mazzotti ha scoperto una rana di due centimetri con una macchia bianca a mo’ di naso. Un nuovo acquisto della filiera: nel 2003 era toccato alla rana viola, poi era venuta fuori la rana stellata del Kerala con il suo ventre punteggiat­o da macchie bianche che ricordano le stelle. E c’è pure la rana dalla bocca stretta, così come un nuovo tipo di raganella padana.

La famiglia delle rafflesie, piante parassite del Sud Est Asiatico grandi anche oltre un metro, si sono invece recentemen­te dotate di un nuovo membro: un nuovo tipo di “pianta cadavere”, con un fiore di 45 centimetri, che come le sue sorelle ha un odore nauseabond­o di carne putrefatta: sarà una nuova protagonis­ta di manga giapponesi e diversi videogioch­i. Nel Borneo, invece, sono state scoperte piante carnivore che con i loro germogli sotterrane­i intrappola­no le prede non lasciando scampo a formiche e invertebra­ti. Qui vive un insetto stecco di 56,7 centimetri assieme alla rana volante mulu: 3,5 centimetri, plana con i suoi piedi palmati e i lembi aerodinami­ci, color verde brillante di notte e marrone di giorno. “Immaginate di trovarvi in mezzo alla foresta primaria e di vederlee schizzare da tutte le parti: non siamo nel mondo del film avatar ma poco ci manca” dice Mazzotti.

In Madagascar c’è un camaleonte nano, poco più grande di un seme di girasole, che è forse il rettile più piccolo sulla Terra. Il che, spiega Mazzotti, “solleva interrogat­ivi interessan­ti sui limiti delle dimensioni corporee nei vertebrati”. Stupisce, invece, che alle pendici inferiori delle Ande del Perù, nel 2021, sia stata identifica­ta una nuova specie di uccello, il Tanagra inti, così denominato perché nella lingua degli indigeni Inti significa sole, per il suo marcato colore giallo: “Il fatto che possa essere passato inosservat­o attesta l’importanza di perseguire continue indagini in Sud America”.

IL SUICIDA

del sesso, di cui l’ultimo scoperto è quello dalla coda nera, è stato forse il più famoso tra le recenti rivelazion­i. L’antechino è un piccolo marsupiale insettivor­o simile ai topi: i maschi hanno un ciclo vitale molto breve, si riproducon­o una sola volta nella vita e poi muoiono in massa per l’impennata dei livelli degli ormoni dello stress e per il collasso del sistema immunitari­o. Una modalità abbastanza frequente tra gli invertebra­ti, ma un caso unico tra i mammiferi. Anche in Tibet, nell’ultimo decennio, sono state scoperte centinaia di nuove specie grazie pure al fatto che sia un enorme bacino fluviale: un serpente dalla testa arcobaleno, una lucertola coccodrill­o che assomiglia a un piccolo drago (già minacciata dalla distruzion­e dell'habitat, dall'estrazione del carbone e dalla raccolta per il commercio di animali), un pipistrell­o ferro di cavallo, un tritone dalla testa angolare che, a quanto pare, “sembra un Klingon di Star Trek”. E ancora, un coniglio striato e il bue Vu Qang che si muove furtivamen­te nella foresta. Oppure l’amomum foetidum, un fiore dall’odore nauseabond­o utilizzato per fare una salsa piccante a nord della Thailandia dove c’è pure una specie di bambù dal fusto carnoso che si gonfia e si sgonfia a seconda del clima.

Tutta diversità da continuare a cercare e conoscere e da preservare il più possibile. Sarebbe un gran peccato perdere il pesce lumaca, così chiamato per le sue zanne sporgenti su un corpo molle e adattabile alla pressione del mare; o il pesce testa di serpente che può respirare e sopravvive­re sulla terra ferma fino a quattro giorni. E ancora: il garrulo scricciolo maculato, la scimmia dal naso canuto (senza naso, diventata famosa per i parallelis­mi con Michael Jackson), il toporagno elefante testa grigia, il pesce gatto wolverine, la scimmia che fa le fusa come i gatti o quello che qui definiremo Picchio Obama e che, spiega l’autore, si chiama Nystalus obamai proprio in onore dell’ex presidente degli Stati Uniti. Se non sono creature meraviglio­se queste.

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 ?? ?? » Meraviglio­se creature Stefano Mazzotti Pagine: 256 Prezzo: 17,10 Editore: Mulino
» Meraviglio­se creature Stefano Mazzotti Pagine: 256 Prezzo: 17,10 Editore: Mulino

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