OGGI UN PO’ DI ERUDIZIONE: CHI HA SCRITTO L’AMLETO E COSA SCRIVE IL SAMURAI
In tempi come gli attuali – confusionari, tendenziosi e bluffisti – un po’ di erudizione non guasta. Per esempio, sapevate che le opere di Shakespeare non sono state scritte da Shakespeare? Le scrisse un suo contemporaneo. Che si chiamava a sua volta Shakespeare, spiegò G.B. Shaw. Meno note le circostanze di questa sostituzione. Le racconta Genette: “Shakespeare aveva un fratello gemello. Un giorno, mentre facevano il bagno nella stessa tinozza, uno dei due scivolò e annegò. Dato che era assolutamente impossibile distinguerli, non si è mai potuto sapere chi dei due avesse scritto l’amleto, e chi fosse stato buttato via con l’acqua: lo stesso, forse?” E forse non tutti sanno che...
…gli scienzati sono preoccupati dai rapidi progressi dell’intelligenza Artificiale: “Sta diventando stronza”.
…l’allarme per la mucca pazza fu l’idea di una mucca geniale che non voleva finire bistecca. Lo disse alle altre: “Ci fingiamo pazze e non finiamo bistecche”. “Chi lo garantisce?” “Tu mangeresti carne di un animale pazzo?” “E se ci abbattono lo stesso?” “Vuoi che se la prendano con dei malati?” È finita diversamente.
…al Museo Etnografico di Tokyo uno dei manufatti più fotografati dai turisti è uno stupendo vaso in porcellana policroma invetriata del periodo Tengi (1053). Spiega la guida: “Mille anni fa un samurai nel fare harakiri raccolse le sue budella palpitanti in questo vaso, perché fossero recate all'imperatore”. Sopra c’è scritto un antico detto dei guerrieri: “Imperatore, come tu sai,/colui che muore da samurai/per la tua stella dà le budella”. Ma i caratteri giapponesi possono voler dire altro, a seconda dell’intonazione. Così, letta in un modo differente, la stessa scritta significa: “Marmellata di mandarini della società Ligure Lombarda, sede di Genova, merce per esportazione”.
…anni fa, visitando un castello cinquecentesco, Mara Venier è stata sul punto di venire ingoiata da un trabocchetto.
…il sandwich è stato creato dal conte di Sandwich, a cui piaceva così tanto giocare a poker che non voleva mai smettere per andare a mangiare. A casa sua, poker tutti i giovedì sera: col conte di Sandwich, il marchese di Supplì, il visconte di Muesli e il barone di Piadina.
…nel 1890 faceva furore in Italia una sciantosa di operetta che possedeva le più belle mammelle del teatro italiano, ed era abbondantemente sovvenzionata da amanti facoltosi, sparsi in tutta la Penisola. Una sera entrò al ristorante Del Cambio. Un giornalista che stava sorbendo un brodino in compagnia di Isa Bluette domandò, strizzando gli occhi miopi: “Chi è quella donna?” “È la Tale. Una che in pochi mesi ha mangiato un milione a un siderurgico locale”. “E quel giovanotto che l’accompagna?” “È lo stuzzicadenti”.
…invitato ad assistere a una recita di beneficenza, Carmelo Bene giudicò gli attori dei cani. La compagna: “Bisogna considerare che non sono pagati”. E Bene: “Tanta gente non è pagata, eppure non recita”.
…ci sono matrimoni dove i ricordi migliori sono quelli delle infedeltà commesse.