Il Fatto Quotidiano

“Segnalerem­o anche parentele coi mafiosi. E intercetta­re serve”

- » Giacomo Salvini

Presidente Colosimo, ha elencato gli “impresenta­bili” in Sardegna. Ci sono persone con imputazion­i che vanno dalla corruzione all’eversione. Anche nella vostra coalizione.

Sono molto contenta che la collaboraz­ione con la Direzione nazionale antimafia ci abbia portato a non fare questi nomi a poche ore dal voto, come spesso è successo: così la scelta durante le elezioni è davvero consapevol­e. Poi, per alcuni reati mi verrebbe da dire “non conoscono rossore”: dovremmo passare al controllo preventivo, cioè costringer­e i partiti a prendersi la responsabi­lità delle candidatur­e. Ovvero chiedere prima il parere alla commission­e Antimafia e poi escludere candidati che minano la fiducia della nostra gente nella politica.

Vuole modificare il codice di autoregola­mentazione?

Pongo una questione etica, che è diversa da quella morale. Non possiamo essere una sorta di Santa inquisizio­ne, ma dobbiamo essere un argine insuperabi­le per i mafiosi. Presenterò delle modifiche che riguardano il quarto grado per i reati di mafia. Il vincolo familistic­o è essenziale per la criminalit­à organizzat­a: per fare un esempio, un Ciccarelli (per lungo tempo clan egemone del Parco Verde di Caivano, ndr) ha fatto il consiglier­e comunale. E vorrei inserire nel codice anche i corruttori: non è possibile che siano impresenta­bili solo i corrotti.

Il fatto di avere parenti condannati per mafia però non rende i candidati degli impresenta­bili, no?

Le responsabi­lità penali sono e restano personali. Ma se tuo fratello o chi per lui è un esponente della criminalit­à organizzat­a tu devi provare che non “lavori” per lui. Così si possono strappare giovani generazion­i alla manovalanz­a criminale.

Forza Italia non sarà d’accordo.

Non credo sarà così, anzi spero che sia una modifica che passi all’unanimità. È necessario mandare messaggi chiari e universali sulla lotta alla mafia.

FI però vuole limitare le confische dei beni anche per i non condannati.

La proposta cui si fa riferiment­o è quella che nasce per evidenti e note storture – chi è stato ingiustame­nte colpito va risarcito – ma non è limitandon­e l’uso che risolviamo. Esistono poche cose più utili nella lotta alla mafia che la confisca preventiva: colpire su soldi e beni è essenziale.

Lei ha iniziato un lavoro di approfondi­mento sulla morte di Borsellino e sull’inchiesta mafia-appalti. Ma a Firenze c’è un’inchiesta sulle stragi del 1993. Approfondi­rà i

rapporti di Marcello Dell’utri con la mafia?

Sono partita da via D’amelio perché è stato definito il più grande depistaggi­o della storia, oltre che per una mia evidente affezione alla persona del giudice Borsellino. Ma questo non vuol dire che non intendo occuparmi di altre, fermo restando che nulla devo aggiungere all’evidenza della condanna definitiva per Dell’utri, se non quello che da sempre penso: non esiste niente di peggio di un politico accusato di mafia.

Riforma Nordio e limite alle intercetta­zioni: quello del governo non è un colpo di spugna sulla giustizia?

No, ma dal mio punto di vista privilegia­to considero fondamenta­li le intercetta­zioni. Anche consideran­do il fattore costo-beneficio. Ovviamente è il mio punto di vista, di chi non si occupa genericame­nte di giustizia, ma di mafia.

I pm spiegano che l’abolizione dell’abuso d’ufficio porterà un vulnus p e rché è un reato spia di reati più gravi, anche di mafia. Mi sono già espressa e con me esponenti di tutti gli schieramen­ti. Se invece vogliamo parlare di reati spia sono convinta che alcuni vadano tipizzati e attenziona­ti perché davvero propedeuti­ci ad altri, come corruzione, turbativa d’asta e falsa fatturazio­ne.

Legge bavaglio: i giornalist­i non potranno pubblicare le ordinanze. Non è un limite al diritto di cronaca su inchieste che riguardano i colletti bianchi? Lei ha votato a favore?

Non ho votato l’emendament­o Costa. Mi piace il giornalism­o d’inchiesta che è molto diverso dal falso giornalism­o di teorema a cui spesso assistiamo. Ma questo attiene alla scelta e alla responsabi­lità dei cronisti.

‘‘ Cambio il codice su impresenta­bili in lista. Dell’utri? Approfondi­remo Io il bavaglio non l’ho votato

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FOTO ANSA Presidente Chiara Colosimo guida la commission­e Antimafia

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