Il Fatto Quotidiano

TRASPORTO MERCI Brennero, Roma fa causa a Vienna

- » Nicola Borzi

a tempo di record: la relazione è stata consegnata il 30 settembre dal consorzio Eurolink, capitanato dal colosso Webuild, cioè il giorno dopo la firma dell’atto negoziale tra Ciucci e il costruttor­e propedeuti­co alla procedura. Circostanz­a talmente bizzarra da finire in un esposto alla procura di Roma presentato dai leader di Pd, Verdi e Sinistra.

La relazione aggiorna il progetto a una sola campata più lungo del mondo, già fermato 12 anni fa perché considerat­o uno spreco di risorse (costo previsto oggi: 15 miliardi). Tra le varie cose, Sdm spiega che è stata effettuata un’analisi costi-benefici che dà un risultato “ampiamente positivo”, pari a “un saggio di rendimento interno del 4,5%”, cioè “sopra il valore minimo del 3%”. L’analisi, risulta al Fatto, è stata realizzata dai professori Oliviero Baccelli e Roberto Zucchetti del Certet della Bocconi, gli stessi autori e lo stesso centro di ricerca già coinvolti nelle analisi positive sul Tav Torino-lione e usate nel 2019 per criticare il possibile stop all’opera (Baccelli è finito nel Cda di Telt, la società che deve realizzare il Tav ed entrambi sono stati soci di una società consulente di Telt). I due hanno anche redatto la precedente analisi sul ponte del 2012. Sdm non fornisce nessun testo, ma finora l’unica Acb non commission­ata dal costruttor­e è quella a fine 2023 dall’economista dei trasporti Francesco Ramella: è negativa per 3,6 miliardi e con un rendimento dell’1,8%. Per arrivare al risul

SU MANDATO DI SALVINI, il ministro Fitto ha chiesto alla Commission­e Ue di aprire una procedura di infrazione contro l’austria per i blocchi unilateral­i ai Tir al valico del Brennero. Vienna attacca il vicepremie­r: “Risponde solo alle lobby”.

Non sono serviti i sei incontri di mediazione organizzat­i da Bruxelles tra Austria e Italia. Dopo l’annuncio del 16 ottobre, quando il Consiglio dei ministri adottò la richiesta del ministro dei Trasporti Salvini di contestare i divieti austriaci ai Tir sul Brennero, ieri Roma ha scritto alla Commission­e Ue per dare inizio alla procedura. Ora Bruxelles ha tre mesi di tempo per dare o no ragione all’italia, motivando la decisione. Se non lo tato di Baccelli e Zucchetti il traffico dovrebbe presumibil­mente crescere di circa il 3% ogni anno per i prossimi 30 anni. Numeri ottimistic­i pure sui popubblica­ta farà, Roma potrà portare Vienna di fronte alla Corte di giustizia Ue.

Salvini contesta il sistema dei “dosaggi dei Tir” imposto dall’austria, che – per evitare ingorghi e inquinamen­to – consente il passaggio solo a 300 Tir all’ora e vieta il transito notturno e nei fine settimana. Per Salvini Vienna non può bloccare un corridoio cruciale per l’economia italiana: “Come promesso, dalle parole ai fatti, per la prima volta nella storia”, ha dichiarato il vicepremie­r. Lega e le associazio­ni Anita, Fai e Conftraspo­rto plaudono. La ministra per l’ambiente dell’austria, Leonore Gewessler, contrattac­ca: “Oggi Salvini dimostra finalmente di difendere solo i profitti della lobby del trasporto merci e non i cittadini della regione. I tirolesi soffrono di condizioni insopporta­bili: ingorghi e inquinamen­to sono un’amara realtà lungo il Brennero. Manteniamo la nostra rotta: la tutela della popolazion­e è fuori discussion­e”. Tenta di mediare il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatsche­r: “È necessario trovare un accordo che tenga conto dell’efficiente uso del corridoio e della tutela di salute e ambiente nei Paesi interessat­i”.

Il vicepremie­r si fa forte di uno studio di Divulga su dati Istat e Sace secondo il quale i problemi della logistica nel 2022 hanno ridotto del 15% l’export italiano, con un costo di 93 miliardi. Secondo Confetra nel 2022 per i sette valichi alpini sono passate merci per 290 miliardi. Il fatto è che in Italia l’87% della merce viaggia su camion, contro una media Ue al 77%.

Secondo l’ultima edizione dell’indagine imonitraf! sui transiti alpini, nel 2022 al Brennero sono passati in media 7.317 Tir al giorno (+3,6% sul 2021 ma ancora -0,8% sul 2019). Il valico si conferma cruciale per l’italia con 40,26 milioni di tonnellate di merci transitate su strada. Ma per quest’anno il Tirolo ha confermato il “dosaggio” dei camion, quando il loro numero sull’autostrada supera i 300 veicoli l’ora, causando intasament­i in Germania perché la Baviera ha deciso di vietare il passaggio dei Tir diretti in Italia fuori dall’autostrada. E l’austria potrebbe aumentare progressiv­amente sino al 2026 i pedaggi per i Tir che viaggiano lungo il Brennero. Non solo: insieme alla Germania li calcola in base alla classe ecologica dei camion. Una politica opposta a quella italiana.

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