Il Fatto Quotidiano

I casi del 2023 Genova, la stessa ditta è stata già implicata in due gravi incidenti

- L.B. E FLT

Non è la prima volta che si verificano incidenti gravi in un cantiere di Esselunga affidato ad Attività Edilizie Pavesi. Il precedente più rilevante risale a meno di un anno fa: all'inizio del 2023 un doppio incidente, nel giro di poche settimane, aveva portato al sequestro del cantiere di San Benigno, a Genova. Prima, a febbraio scorso, era stata aperta una indagine per il crollo di una soletta che aveva ferito un operaio, colpito da alcuni pezzi di calcestruz­zo. Qualche settimana dopo, durante uno scavo, era stata lesionata una tubazione del gas ed era stato necessario l'intervento dei Vigili del fuoco. Ad aprile il secondo incidente grave, sempre a San Benigno: un operaio era stato travolto dal crollo di un grosso cancello, aveva sbattuto la testa ed era stato ricoverato con trauma cranico: l'asl aveva posto sotto sequestro l'area. Il processo è in corso, il supermerca­to genovese era stato poi inaugurato a maggio.

Lo schema dei cantieri in questione è simile a quello di Rifredi. La committent­e è La Villata, società immobiliar­e di Esselunga, partecipat­a al 100%, nel cui Cda siedono diverse persone vicine alla famiglia Caprotti, il presidente è l'ex ministro Angelino Alfano. La progettazi­one del cantiere è di architetti e ingegneri ben noti a Firenze, che hanno curato anche gli altri cantieri Esselunga in città. Mentre l'esecuzione dei lavori è a cura di Attività Edilizie Pavesi srl, società partecipat­a al 98% da Bucaneve spa dei costruttor­i Dallera, che si occupa spesso dei cantieri di Esselunga.

Solo pochi degli operai al lavoro nei cantieri sono assunti dalla società esecutrice dei lavori: la stragrande maggioranz­a lavora in appalto o subappalto. Ciò non significa che il committent­e possa lavarsene le mani, in termini di infortuni e sicurezza: all'appaltator­e il compito di verificare l'idoneità tecnico-profession­ale delle imprese cui affida gli appalti, e la responsabi­lità in solido nel caso di incidenti. Ma “sono sempre gli ultimi quelli che ci rimettono la vita”, ha ricordato Marta Tamara Terzi di Fillea Cgil.

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