“Questa destra non è normale, da qui possiamo ricostruire il centrosinistra”
IL LEADER DEI PROGRESSISTI: “SORU PUÒ TOGLIERE VOTI ANCHE A FORZA ITALIA”
Per la candidata del centrosinistra, la 5Stelle Alessandra Todde, “l’antifascismo resta un valore” e può essere una via per battere le destre in Sardegna, iniziando la riscossa contro “questo governo di fascisti”. Ma Paolo Truzzu, ancora sindaco di Cagliari e candidato delle destre imposto da Giorgia Meloni, può essere definito fascista? Vale la pena di partire da qui con Massimo Zedda, consigliere regionale e leader dei Progressisti, che a giugno vorrebbe tornare sindaco proprio nel capoluogo che ha amministrato dal 2011 al 2019.
Truzzu ha detto di non essere né antifascista né anticomunista. Che ne pensa?
Io so qual è la sua matrice. Quella di un uomo che si è tatuato per gioco la parola Trux, con chiara assonanza con Dux, e che andava alle manifestazioni delle sentinelle in piedi, movimento di estremisti religiosi. Truzzu è un concentrato di cose negative, e ha governato malissimo Cagliari.
Insistere sull’antifascismo come fa Todde serve?
Conta il modo in cui si declina, il significato esatto che gli viene attribuito. Ha senso per descrivere la distanza dal Paese di un governo che esprime arroganza in ogni ambito del potere. L’arroganza di una destra che non è normale.
Perché non lo sarebbe?
Perché pur avendo vinto le Politiche solo per le divisioni nel centrosinistra, vuole decidere su tutto e occupare qualsiasi spazio, non ammettendo la legittimità di un pensiero contrario.
Colpa del centrosinistra, capace di frammentarsi anche in Sardegna... Certo, e infatti noi Progressisti abbiamo tentato fino all’ultimo di ricomporre la frattura tra Todde e Renato Soru.
Prima sostenevate Soru, perché anche voi chiedevate le primarie e non una decisione “calata dai partiti nazionali”. Siete con Todde solo da gennaio.
Sono stato candidato come sindaco a Cagliari grazie alle primarie: sarebbe stato bizzarro non chiederle anche per le Regionali. Ma ora sosteniamo Todde perché il primo obiettivo è dare un futuro migliore alla Sardegna, e possiamo farlo solo battendo questa destra.
Al Fatto la 5Stelle ha detto che Soru è “la decima lista di Truzzu”. Concorda? Faccio appello per il voto a favore del centrosin istra , non contro qualcun altro. Però ritengo che Soru possa prendere voti anche in un elettorato moderato come quello di Forza Italia, che non ha voglia di votare Truzzu. Gira voce che il partito sardo d’azione, quello del presidente uscente Christian Solinas, possa usare il voto disgiunto per vendicarsi dell’imposizione di Truzzu.
Sono scettico, il potere è un formidabile collante. A campagna appena iniziata Truzzu ha promesso che dividerà in due cariche l’autorità portuale sarda. Un chiaro segnale a Solinas, che vorrebbe presiedere l’autorità portuale del nord della Sardegna. Però i mal di pancia a destra sono evidenti.
Domani (oggi, ndr) i leader nazionali del centrodestra saranno con il candidato di FDI, mentre Todde ha scelto di non chiudere la campagna con Conte e Schlein. Ha fatto bene? È una scelta che non mi convince troppo, perché questa è anche una partita nazionale. Ma Conte è stato qui tre giorni, e Schlein è nell’isola per varie iniziative. Quindi la sostanza non cambia.
Se perdete, un’alleanza stabile tra Pd e 5S diventerà ancora più difficile.
Non penso. Farcela in queste condizioni, con un altro candidato a sinistra, sarebbe stravincere. Uniti avremmo prevalso di netto, contro una destra che in questi anni è riuscita a non spendere 4 miliardi lasciando a pezzi sanità e trasporti. Se vincessimo sarebbe la prima sconfitta per Meloni, e la Sardegna sarebbe l’apripista per una coalizione di centrosinistra, che deve essere il nostro obiettivo.
‘ ‘ Avrei voluto le primarie, ma ora conta solo battere la premier