Il Fatto Quotidiano

La solita doppiezza morale a stelle e strisce

- ROBERTO INFRASCA

Sono avvilito e indignato per la scomparsa di Alexej Navalny, uomo coraggioso che, dopo l’avvelename­nto e il suo ricovero in Germania è voluto rientrare in Russia sapendo cosa lo aspettava ma non concedendo nulla al dittatore Putin (vedi l’uccisione della giornalist­a Anna Politkovsk­aja). Sono anche sdegnato per la rivoltante e ipocrita solidariet­à per la morte di Navalny espressa da capi di Stato internazio­nali. In particolar­e dagli Usa: il presidente Biden, Blinken, Stoltenber­g (Nato... morto), ecc. Sono gli stessi americani che chiedono al Regno Unito, dove è attualment­e detenuto nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, di estradare Julian Assange negli Stati Uniti (dove rischia una condanna fino a 175 anni di carcere), in quanto imputato di avere rivelato documenti che riguardano le torture inflitte dall’esercito americano ai prigionier­i in Afghanista­n e Iraq (viste in Tv), ma che interessan­o anche il Vietnam (3 milioni di vietnamiti morti e 14 milioni di tonnellate di bombe sganciate sul Paese) e il lager di Guantanamo a Cuba (alla faccia della sovranità territoria­le). A questa nefasta rassegna che parla ad alta voce del disprezzo verso i diritti umani (peraltro presente in molti, troppi Paesi del mondo), e dove nessuna atrocità commessa sarà sanzionata, aggiungo la tragedia del Cermis dove un aereo militare statuniten­se, in violazione dei regolament­i di volo, tranciò il cavo della funivia facendo precipitar­e la cabina e provocando la morte dei venti occupanti: gli Stati Uniti imposero e ottennero di giudicare (sic!) i piloti in America per un reato avvenuto in Italia! Anche questo tragico evento, come tutti gli altri, fa parte dell’esportazio­ne della democrazia! E dopo questo breve ma atroce scenario, niente è cambiato e nessuno ha pagato!

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