Il Fatto Quotidiano

Sardegna, Todde confida nell’affluenza e nella Lega

Elettori in crescita rispetto al 2019. Dato positivo per Pd e 5Stelle che contano sul voto disgiunto del Carroccio e dei sardisti contro Meloni

- » Luca De Carolis INVIATO A CAGLIARI

Il colore che domina nelle stanze è l’arancione, più tenue e meno evocativo del rosso. Niente simboli di partito. Mentre le facce sono un unico sorriso di speranza e tensione, con gli occhi rivolti spesso al cielo: “Oggi c’è tutto questo sole e pure Cagliari-napoli, speriamo che la gente non si faccia distrarre...”. La domenica della partita che vale molto più di tre punti, quella delle Regionali in Sardegna, comincia anche da qui, dal comitato elettorale di Alessandra Todde nel centro di Cagliari, dove oggi sono attesi 106 giornalist­i accreditat­i (anche esteri), a conferma che la contesa nell’isola ha un peso nazionale.

LO SANNO BENISSIMO

nella base di Todde, la 5Stelle che cerca il miracolo, ossia battere il candidato di Giorgia Meloni, il sindaco del capoluogo Paolo Truzzu, e anche un pezzo di sinistra, raggrumata da Renato Soru per far perdere innanzitut­to il Pd che non gli ha concesso le primarie e ha osato sostenere un grillina. I sondaggi degli ultimi giorni raccontava­no di una partita aperta. E magari può significar­e qualcosa anche il crescere dell’affluenza ai seggi – ieri aperti dalle 6.30 alle 22 – rispetto al 2019. Alle 12 era del 18,4 per cento in regione, quasi due punti in più rispetto a cinque anni fa, con Nuoro, la città di Todde, a trainare con il 19,5. Tendenza confermata dal dato delle 19, con un’affluenza del 44,1 per cento, un po’ sopra il 43,3 del 2019. Numeri accolti con sollievo a sinistra. Nonostante una giornata da aperitivi, crudi di mare e pallone, i sardi non hanno disertato le urne. “Perché avevano voglia di cambiare” traducono e soprattutt­o sperano nella coalizione di Todde. E ovviamente da destra sminuiscon­o: “Suggestion­i, vincerà Truzzu di 4 o 5 punti”. Però un po’ d’ansia c’è, nella maggioranz­a. La scelta di Meloni di non confermare il presidente uscente Christian Solinas, cioè di togliere a Matteo Salvini il suo candidato, ha lasciato scorie. Così a sinistra si aggrappano anche alla possibilit­à che il partito sardo d’azione, quello di Solinas, abbia praticato il voto disgiunto, dirottando consensi su Soru per vendicarsi dello sgarbo di Meloni e fare un piacere a Salvini. “I sardisti non si sono dannati più di tanto” butta lì un dirigente dem. E c’è chi ricorda come il probabilis­simo candidato della Lega alle Europee, il generale Roberto Vannacci, non abbia lanciato appelli in favore di Truzzu nella sua visita in Sardegna, una decina di giorni fa. “Potrebbe finire con uno scarto di poche migliaia di voti” dicono in diversi, anche se nel 2019 i sondaggi prevedevan­o una sfida all’ultima scheda, e invece Solinas vinse di netto contro il progressis­ta Massimo Zedda (e forse per questo ieri sera non circolavan­o exit poll). Cinque anni dopo molto si deciderà nell’area vasta di Cagliari,

oltre 400 mila elettori tra città e zona limitrofa sul milione e mezzo regionale. Il sindaco uscente Truzzu non pare popolariss­imo. Lo sostiene la classifica di gradimento del Sole 24 Ore, dove è arrivato terz’ultimo. Lo ribadiscon­o al cronista confession­i strappate in città. “Io non sono di centrosini­stra, ma Truzzu è invotabile e ho scelto Todde” sorride un ristorator­e. “Sono andato al seggio di mattina presto per appoggiare lei” assicura un tassista, giovane e scettico: “Alla fine vincerà Truzzu, con le liste che ha...”. Deve farlo, per evitare il primo tonfo di Meloni dopo le Politiche del 2022, evento che sarebbe mastice per la fragile

alleanza tra Pd e 5S.

NON A CASO

Conte e Schlein hanno tempestato di telefonate i loro rappresent­anti locali, nelle ultime ore. Anche se Todde non li ha voluti nel comizio finale. “Questa è una battaglia dei sardi” ha sostenuto. Ma molto ha pesato l’esigenza di non alimentare l’accusa di Soru di essere una “paracaduta­ta” da Roma. Però adesso contano solo i voti. E uno snodo potrebbe essere anche il Sulcis, zona di paesaggi meraviglio­si come di miniere e di lotte operaie, dove il Pd governa due comuni, Carbonia e Iglesias. Non a caso pochi giorni fa Schlein e Bersani sono andati proprio a Carbonia. Oggi a partire dalle 7 lo spoglio: sperando che per avere un vincitore non ci voglia un mese, come avvenne nel 2019.

UMORI DUBBI A CAGLIARI SUL SINDACO DI FDI TRUZZU: “INVOTABILE”

 ?? FOTO ANSA ?? I tre candidati alla presidenza Alessandra Todde A lato,
Paolo Truzzu e Renato Soru
FOTO ANSA I tre candidati alla presidenza Alessandra Todde A lato, Paolo Truzzu e Renato Soru

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy