Il Fatto Quotidiano

LA TECNOLOGIA MINACCIA LE COCCOLE

- MARIA RITA GISMONDO direttore microbiolo­gia clinica e virologia del “Sacco” di Milano

IL NEONATO SMETTE

di piangere quando la mamma lo stringe al seno. A volte, persino una mano sul piedino lo rassicura in culla. Questo effetto positivo, con modalità diverse, continua tutta la vita. Il contatto fisico rilascia ossitocina, l’ormone dell’amore, del benessere, del buonumore. Questo svolge un ruolo essenziale nella formazione dei legami affettivi, favorisce il senso di appartenen­za, incute sicurezza correlata alla vicinanza di una persona amata, perché in continua interrelaz­ione. Questo fenomeno è ben illustrato in un interessan­te studio condotto da un gruppo di ricercator­i dell’università di Harvard che conferma che il contatto fisico nella prima infanzia è direttamen­te correlato allo sviluppo di competenze sociali ed emotive più forti nel corso della vita. Anche il mondo animale segue questa regola. I cuccioli e poi gli adulti, seppur nel loro modo di esprimersi, si comportano esattament­e come l’uomo. Questo bisogno di abbracciar­si, coccolarsi è primitivo e dobbiamo essere consapevol­i della necessità di difenderlo, malgrado le minacce della tecnologia dei nostri tempi. Esistono già da qualche anno, marchingeg­ni che si mettono accanto alla culla che, al pianto del bimbo rispondono con la registrazi­one della voce della madre. Meglio che niente, ma sottovalut­iamo che una mano sul corpicino farebbe di più e meglio e, non solo, per l’immediato effetto calmante ma per la sua crescita emotiva. La tecnologia minaccia l’umanità se non usata come strumento da gestire con molta attenzione. Anche il sistema immunitari­o fa parte dei complessi effetti positivi del contatto fisico. È stato notato che un massaggio ripetuto sul corpo di un individuo migliora le sue difese immunitari­e.

Il bacio, sul quale si sono scritti volumi, e che nei diversi popoli e tempi, ha avuto manifestaz­ioni diverse, è un altro essenziale elemento della comunicazi­one attiva. È il contatto più intimo, dopo quello sessuale, è il ponte tra noi e la persona alla quale vogliamo mostrare massimo affetto, legame, fiducia. Oltre a produrre ossitocina, i baci riducono il cortisolo, ormone dello stress.

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