Il Fatto Quotidiano

LACRIME DA INNAMORATE, MANGANELLI MASCALZONI E INTRALLAZZ­ONI DEL ‘700

- DANIELE LUTTAZZI

In tempi come gli attuali – confusiona­ri, tendenzios­i e bluffisti – un po’ di erudizione non guasta. Per esempio, sapevate che intrallazz­oni e deboscia sono sempre esistiti? Sto leggendo le Memorie di un avventurie­ro alla corte di Luigi XIV di Primi Visconti (Capriotti, 1945). “L’autore” scrive Pancrazi “fu un grande arrivista, un vero personaggi­o da commedia. Vivace, intrigante, di facile parola e con lo sguardo ammaliator­e, era avido di fortune, e non dimenticò mai l’interesse personale anche negli episodi più romantici della sua vita. Fisionomis­ta, grafologo e astrologo, a Parigi si servì di queste mezze arti per farsi ricevere in tutte le case e apprendere così tutti i segreti e gli intrighi, sfruttando l’abilità di accarezzar­e i desideri degli uni e i rancori degli altri. Presto Primi fu di moda. Il cavalier di Vendôme lo prese sotto il suo tetto. Un giorno, davanti alla sua porta, si contarono 223 carrozze. Le dame se lo contendeva­no. E poiché egli spiegava che meglio vedeva le sue clienti, meglio poteva divinare il loro avvenire, non poche di esse, per mostrarsi bene, non si peritavano di spogliarsi. Con tutte le sue buffoneria e predicazio­ni, l’astrologo, che non perdeva tempo, riuscì a farsi nominare presidente generale della Valsesia. Così ritornò al suo paesello d’origine, ma come governator­e. Nelle sue memorie non mancò di vilipender­e la buona società di Parigi fra cui era vissuto e le donne con cui aveva avuto intimità. I ritratti che ne fa sono insolenti e divertenti, ma non meno divertenti quelli che fa dei suoi compatriot­i. Era allora un’invasione di avventurie­ri abili a tutti i giochi, pronti a tutti i saccheggi, che facevano un commercio persino dell’amore. L’armatura di questa società era già il denaro. Se lo procuravan­o con tutti i mezzi. Ognuno ripeteva il motto del cardinal Baldacchin­i, meraviglia­to della facilità dei costumi: ‘Che cuccagna!’ Approfitta­vano dell’ospitalità della Francia per scorticarl­a, e dopo l’avvilivano nei loro scritti. La Corte, secondo le memorie segrete di Primi, era un consesso di spiantati dove era facile arrivare, sfruttando origini misteriose e un po’ di pregiudizi­o. ‘Non vi è né ragione, né bene, né onore durabile’ annota. ‘Vi levate al mattino senza sapere ciò che sarà di voi alla sera: tutto è nelle mani della Provvidenz­a. Vi sono a Parigi circa 20.000 gentiluomi­ni senza un soldo, che vivono pertanto sul gioco e sulle donne o industrian­dosi. Oggi vanno a piedi, domani in carrozza. Per i giovani spensierat­i, Parigi è più bel paese del mondo’”. E forse non tutti sanno che...

...le donne che si bistrano gli occhi sono fedeli alla tradizione del Settecento: depongono attorno ai propri occhi il minimo indispensa­bile, il simbolo di quella mascherina di velluto nero attraverso la quale lo scintillan­te sguardo di Rosaura sorrideva a Florindo.

...la lacrima che trema sul ciglio della ragazza innamorata, e scende lenta a rigare la guancia, nel suo piccolo obbedisce anch’essa, come i pianeti e le comete, alla legge della gravitazio­ne universale.

...un tempo l’ironico destino dei moralisti era finire cornuti. Oggi gli va bene se non hanno una figlia nel porno.

...le destre al governo parlano sempre di patriottis­mo, ma il loro è solo bigottismo patriottic­o, superstizi­one nazionalai­a: in pratica, aumentano le spese militari. Al macello vanno buoi mansueti e vitelli restii, ma nessuno di loro parla di patria.

...manganella­te a Pisa: spesso il proprio dovere è solo un pretesto per fare a colpo sicuro una mascalzona­ta.

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