Milano Dieci domande al presidente Fontana: “Una regione per i ricchi?”
1. WOODY ALLEN ha detto: “Manhattan oggi è divisa tra ricconi e chi lotta per una vita dignitosa”. È questo il modello che Lei ha in mente per Milano e le città lombarde?
2. Lei ha denunciato: “Il caro affitti è un’emergenza, serve una risposta forte... coinvolgendo banche e fondazioni”. Non crede invece che debba essere la Regione a realizzare le case popolari?
3. Antonio Pigafetta, nel suo primo viaggio intorno al mondo, scrive: “Qui vicino vive un popolo che uccide i genitori quando si fanno vecchi, perché così non si affannano più”. In Lombardia, liste d’attesa interminabili non stanno riservando lo stesso destino agli anziani?
4. Lei sostiene che “il modello lombardo della sanità funziona anche grazie alla collaborazione virtuosa tra pubblico e privato”. Ma come può negare che la sanità pubblica non riesce più a curare i cittadini?
5. Sui trasporti pubblici Lei ha affermato: “La rete ferroviaria in Lombardia è assolutamente obsoleta e non può che peggiorare”. Perché, pur avendo il pieno controllo di FNM, non interviene e non riesce a far funzionare la rete regionale?
6. Lo scorso maggio Lei si è recato a Bruxelles per convincere a non abbassare le soglie degli inquinanti atmosferici. Ma cosa ha fatto per ridurre le 650.000 auto che ogni giorno si riversano sul capoluogo provocando una catastrofe ecologica quotidiana?
7. Sul clima che cambia, Lei ha affermato che “i discorsi sul cambiamento climatico non vanno ideologizzati”. Ma come pensa di farvi fronte senza abbattere l’impronta ecologica dei lombardi più ricchi?
8. Sul consumo di suolo Lei ha dichiarato: “Dobbiamo affermare un nuovo legame tra uomo e natura, lontano da obiettivi ideologici e demagogici...”. Come
mai nel 2020 la Lombardia ha registrato il più alto consumo di suolo agricolo e nel 2022 ne ha distrutto 883 ettari?
9. Quattro anni fa, Lei ha sentenziato: “Solo il concreto lavoro di squadra potrà dare impulso a una nuova stagione di pianificazione territoriale e urbanistica...”. La legge regionale 12/2005 ha quasi vent’anni. Cosa aspetta ad approvarne una in cui trovino posto le politiche di sviluppo sostenibile, di rigenerazione e di tutela del suolo non edificato?
1O. Sul federalismo Lei si è rallegrato: “Finalmente è partito il percorso sull’autonomia differenziata per migliorare il funzionamento dello Stato e valorizzare le tante diversità che esistono nel nostro Paese...”. Ma come può responsabilmente accettare che la concorrenza tra le regioni aumenti ancora di più lo storico divario tra Nord e Sud?
LUCIANO PILOTTI, LUCA BELTRAMI GADOLA, GIAN CARLO CONSONNI, VERONICA DINI, PAOLO DEGANELLO, STEFANO LEVI DELLA TORRE, GIUSEPPE LONGHI, GIANNI SCUDO, GRAZIELLA TONON, LUCIA TOZZI,
GUIDO VIALE, MARCO VITALE