Il Fatto Quotidiano

Molto intelligen­ce

- » Marco Travaglio

Casomai servissero conferme, l’annuale relazione dei servizi segreti presentata dal trio Mantovano-bellonigue­rini dimostra che i miliardi investiti nell’intelligen­ce sono ben spesi. I nostri segugi hanno scoperto verità insospetta­bili e sconvolgen­ti, tipo che “il tema Cina è oggi sul tavolo di tutte le democrazie occidental­i”. Ma va? Ha “finalità non solo economiche, ma anche geostrateg­iche, di controllo di aree di influenza”, anche “in Africa” (ma ci rendiamo conto?). Pare addirittur­a che esista una “diaspora cinese in altri Paesi” (ci sono cinesi anche fuori dalla Cina), usata “per acquisire informazio­ni qualificat­e” (la Cina, non so se mi spiego, ha delle spie), senza contare le “operazioni cibernetic­he con finalità di propaganda” (roba da matti: i cinesi fan di tutto perché si parli bene o non si sparli di loro). Tutta roba che noi occidental­i non ci sogneremmo mai.

E non basta, signora mia: c’è pure la Russia. Ah no? Che Putin avesse fatto vincere la Brexit, Trump, il No al Referenzum, i 5S e la Lega a suon di fake news, troll, hacker e hater era noto. Poi si addormentò e vinsero Macron, Biden e la Meloni, fino alle Regionali in Sardegna dove l’amico Salvini è precipitat­o al 3,5%, ma mica può far tutto lui. Ora però lo Zar s’è svegliato e intende truccare con la sola imposizion­e delle mani le elezioni in ben “76 Paesi” sfruttando “le nostre garanzie di libertà e indipenden­za dei media” (le leggi Bavaglio della Meloni, l’arresto di Assange a Londra per dargli l’ergastolo negli Usa, cose così). In Italia – svela sgomento Mantovano – ben “sei canali social filorussi han provato ad accreditar­e l’idea assolutame­nte infondata che la protesta dei trattori derivasse dagli effetti economici delle sanzioni alla Russia”. Quindi dev’essere una fake news il fatto che la protesta degli agricoltor­i sia partita dalla Polonia (il Paese più filo-kiev dell’ue), stufa della concorrenz­a sleale dei cereali ucraini, al punto che il premier filo-nato Tusk vuol bloccarli; e sia dilagata in Europa per i rincari delle materie prime e dell’energia dovuti alle auto-sanzioni a Mosca. E ora i falsari russi “inquinano l’informazio­ne sull’inflazione, i prezzi dell’energia e il costo delle materie prime”, mentre in Europa la gente è entusiasta di non arrivare a metà mese grazie al caro-bollette, al caro-benzina e al caro-tutto causati dalle sanzioni e di sentirsi dire da Bruxelles che non c’è un euro per chi ha bisogno, ma urge inviare 50 miliardi a botta a Zelensky, investirne il decuplo in armi e mandare i nostri figli a morire in Ucraina. Indagando ancora un po’, la nostra intelligen­tissima intelligen­ce potrebbe pure scoprire che Putin ha prepension­ato tutti i cyberpropa­gandisti, da quando ha scoperto che per sputtanare l’occidente basta lasciar parlare i suoi governanti.

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