I pm: “Ministri, politici e manager Le ricerche abusive del finanziere”
LE CARTE “L’ufficiale Striano raccolse dati su Lollobrigida, Pichetto e Urso, ma pure sulla compagna di Conte, Renzi, Verdini e Agnelli”
SFOTO LAPRESSE
i va dai ministri Francesco Lollobrigida, Gilberto Pichetto Fratin e Adolfo Urso, ai sottosegretari Andrea Del Mastro e Giovanbattista Fazzolari. E poi la compagna di Giuseppe Conte, Olivia Paladino, Guido Alpa (professore notoriamente vicino al leader del M5s) e persino Fedez. Sono oltre 500 gli accessi abusivi eseguiti nelle banche dati, secondo la procura di Perugia, dal finanziere Pasquale Striano, in servizio alla procura nazionale antimafia. I magistrati non hanno dubbi: quegli accessi non si potevano fare. Per di più se poi le Sos (segnalazioni per operazioni sospette, in sostanza i flussi finanziari di persone note) finivano sui giornali. E così nell’inchiesta sono indagati anche altri otto giornalisti. Tra questi Giovanni Tizian, Stefano Vergine e Nello Trocchia del quotidiano Il Domani. La loro colpa: rivolgersi a una fonte per avere informazioni. Dossieraggio? Almeno nel loro caso no: le notizie non rimanevano chiuse nei cassetti, ma regolarmente pubblicate. Vedremo come la politica affronterà l’argomento. Di certo ai cronisti viene contestato il concorso in accesso abusivo con Striano. Ma, secondo l’ accusa, non erano gli unici destinatari delle informazioni del finanziere su determinati soggetti e società. Accuse dalle quali Striano ora dovrà difendersi, dimostrando nome per nome, ricerca per ricerca, a cosa servivano quegli approfondimenti. Ricerche che per i pm potrebbero anche essere state autorizzate dal suo magistrato di riferimento, il procuratore Antonio Laudati, ma solo per le vicende che raccontiamo nell’articolo accanto.
L’INCHIESTA è nata da una denuncia di Guido Crosetto. Il Ministro della Difesa aveva presentato un esposto dopo la pubblicazione su Il Domani dei compensi della sua precedente attività professionale, quando non aveva incarichi di governo. Ad agosto si scopre poi che il finanziere è indagato. E Crosetto scrive al Corriere: ribadisce la gravità della fuga di notizie su indagini in corso e allarga il suo ragionamento: “L’idea che qualcuno abbia potuto o possa costruire dossier su Crosetto, Conte, Renzi, Meloni, Gentiloni e Salvini, non può essere accettata. Non si tratta di un grave fatto che oggi tocca me e che dovrebbe inquietare tutti, ma delle regole della democrazia”.
Il 15 febbraio scorso poi viene notificato un invito a comparire agli indagati: 65 pagine che mettono in fila le accuse dei magistrati. Al finanziere viene contestato l’“accesso abusivo alla banca dati Serpico per consultare informazioni sui dati anagrafici e i redditi percepiti da Crosetto”. Non solo. Secondo i magistrati Striano “effettuava, per ragioni estranee al servizio e dunque abusivamente, plurimi accessi alle banche dati”. E lì una sfilza di nomi. Il Fatto, incrociando le date delle ricerche, ha scoperto che molto spesso erano concomitanti con fatti di cronaca: dagli atti emerge il profilo di un uomo che, spulciando tra le notizie, trovava input per le sue ricerche. I nomi sono tanti e spesso eccellenti.
Nel 2021 cerca la presenza di Sos su Andrea Agnelli, dell’allenatore della Juve Massimiliano Allegri, di Cristiano Ronaldo. Il 16 settembre 2021 il nome digitato è quello di Giambattista Casellati. Quello stesso giorno era stato pubblicato su Tpi un articolo che riguardava proprio il marito dell’ex presidente del Senato. A maggio 2021 cerca Roberto Cingolani, allora ministro della Transizione Ecologica. Il 23 giugno 2022 la ricerca riguarda A n ge l o Ciocca, eurodeputato della Lega: due giorni prima era stata pubblicata la notizia dell’indagine sulla cosiddetta Lobby nera (finita con l’archiviazione). Si passa poi al viceministro Edmondo Cirielli e all’attuale presidente della Commissione antimafia, Chiara
Colosimo. A luglio 2022 si cercano Sos sul sottosegretario Andrea Del Mastro. Il 25 agosto 2022 tocca alla compagna di Silvio Berlusconi Marta Fascina: era di quei giorni la notizia sulle candidature alle politiche. Vengono ricercati anche i ministri Urso, Fazzolari, Lollobrigida. Il 20 ottobre 2022 tocca a Marina Elvira Calderone e Gilberto Pichetto Fratin. A novembre 2022 il sottosegretario leghista al Mef Federico Freni. Ancora in area FDI, ad agosto 2022 viene ricercato il nome di Tommaso Longobardi, responsabile della comunicazione social di Meloni. Il 18 febbraio 2020, secondo la procura, c’è “un accesso abusivo (...) per individuare la presenza di segnalazione per operazioni sospette” di Olivia Paladino, compagna di Giuseppe Conte. Idem per Guido Alpa. 21 luglio del 2022: tocca a Tommaso e Francesca Verdini (il 16 luglio era stato perquisito il figlio di Denis Verdini). E poi le ricerche sul presidente della Figc Giuseppe Gravina, su Matteo Renzi e il suo amico Marco Carrai, sull’imprenditore Danilo Iervolino. Striano dovrà dimostrare lo scopo di questi accessi alle banche dati. Al Fatto risulta che il finanziere almeno in un caso, quello di Iervolino e Gravina, avesse consegnato alla dda i documenti che li riguardavano. Dovrà però dimostrare di averlo fatto sempre. E spiegare su quale input.