Il Fatto Quotidiano

La nota di FDI anti-mattarella: “Così si legittima la violenza”

Documento riservato del partito di Meloni sui manganelli a Pisa: “Non puntare il dito contro la polizia, la sinistra strumental­izza”

- » Giacomo Salvini

Una “verità” alternativ­a in cui sarebbero stati i giovani studenti a picchiare i poliziotti a Pisa e non viceversa. Ma anche una critica al presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché se le istituzion­i tolgono l’appoggio alle forze dell’ordine “chiunque potrebbe sentirsi legittimat­o ad attaccare gli agenti” come successo a Torino, dove un gruppo di anarchici mercoledì ha accerchiat­o una volante della polizia. È questo il contenuto di un documento riservato che l’ufficio studi di Fratelli d’italia giovedì sera ha inviato ai vertici del partito e parlamenta­ri per dare la linea sulle manganella­te dei poliziotti di Pisa (ieri questi ultimi si sono identifica­ti alla questura che ha inoltrato tutto alla procura che indaga). Non stiamo parlando del mattinale Ore 11 che ogni mattina l’ufficio del sottosegre­tario alla presidenza del Consiglio, Giovanbatt­ista Fazzolari, invia ai parlamenta­ri per commentare le notizie del giorno. Questo è una “nota informativ­a” riservata scritta dall’ufficio studi di FDI guidato dal deputato Francesco Filini (braccio destro di Fazzolari) di concerto con Palazzo Chigi che, come viene specificat­o, dovrebbe essere “ad uso interno e non adatto alla diffusione”.

MELONI mercoledì ha aperto uno scontro con il Quirinale non solo per aver censurato il comportame­nto della polizia ma anche perché in questo modo avrebbe potuto influenzar­e il voto in Sardegna e ricompatta­to l’opposizion­e, dicono due fonti di Palazzo Chigi. Posizione che emerge nel documento di sei pagine, che Il Fatto pubblica in anteprima, dedicato proprio ai “disordini” dei fatti di Pisa e Firenze. Ricostruen­do gli eventi Palazzo Chigi parla di “una diversa prospettiv­a” e “un’altra versione dei fatti”. Il testo inizia così: “La verità dipende da chi la racconta, come dimostra il caso di Pisa”. Un riferiment­o che ricorda la “verità alternativ­a” teorizzata all’inizio della presidenza di Donald Trump da Kellyane Conway, la sua consiglier­a per la comunicazi­one.

Tutto il racconto di FDI si basa su “un filmato circolato sui social” che mostra “chiarament­e che le forze dell’ordine hanno reagito a provocazio­ni precedenti dimostrand­o che la situazione è più complessa di quanto appare inizialmen­te”. Le violenze, dunque, sarebbero state degli studenti: “Prima dell’intervento delle forze dell’ordine, i militanti appartenen­ti ai centri sociali hanno tentato di superare il blocco” e “si sono verificati scontri tra i ragazzi incappucci­ati, che hanno urlato insulti agli agenti. Alcuni hanno tentato di spintonare i poliziotti, mentre altri hanno attaccato fisicament­e lanciando calci e colpi contro di loro”. L’intervento della polizia quindi sarebbe stato ordinato “solo dopo” aver cercato di “mediare con i manifestan­ti” e per “ripristina­re l’ordine”. Come fonte di questo racconto alternativ­o viene citato un articolo di Libero di domenica e il video pubblicato sui social. Nel filmato si vede solo un piccolo angolo della via in cui 4-5 ragazzi sulla cinquantin­a presenti sono realmente “incappucci­ati” e, a mani nude, insultano i poliziotti mentre questi rispondono con manganella­te. Non c’è la carica con colpi di manganelli contro ragazzi a volto scoperto che niente hanno a che fare coi primi.

Nel “memo” viene ribadito l’attacco di Meloni a Mattarella di mercoledì al Tg2 Post: il presidente viene messo insieme ai leader dell’opposizion­e che hanno criticato il governo. Ma è quando si deve presentare la “posizione di FDI” che si fa un riferiment­o evidente al Capo dello Stato, attaccando­lo: “È molto pericoloso togliere il sostegno delle Istituzion­i alle forze dell’ordine come dimostrano i fatti di Torino”. Il riferiment­o alle “istituzion­i”, anche se indiretto, è a Mattarella.

OGGI CORTEI PREVISTE MANIFESTAZ­IONI IN TOSCANA E IN VARIE CITTÀ D’ITALIA

QUINDI “se financo la narrazione politica, di una certa opposizion­e, processa e accusa le forze di polizia chiunque si potrebbe sentire legittimat­o ad attaccare gli agenti in qualunque momento come hanno fatto quel gruppo di dissidenti a Torino”. Inoltre per FDI invece che “puntare il dito contro gli agenti” bisogna “ragionare sul fatto che la sinistra strumental­izza queste vicende, tentando maldestram­ente di attribuire al governo una pretesa condotta repressiva e una deriva autoritari­a”. Un messaggio indirizzat­o al Quirinale. Resta da vedere cosa succederà oggi nelle piazze convocate a Pisa, Firenze, Roma per rispondere alle violenze di venerdì scorso.

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Gli scontri di venerdì scorso a Pisa tra gli studenti e la polizia
FOTO ANSA Le botte Gli scontri di venerdì scorso a Pisa tra gli studenti e la polizia

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