Solinas, l’ultimo blitz: ha nominato i revisori che vigileranno sui conti della sua ex Regione
Un collegio dei revisori nominato in extremis dal governo di centrodestra vigilerà sulla regolarità dei conti della Regione sarda a guida M5s-centrosinistra. Quando mancavano due giorni alle elezioni, l’esecutivo presieduto da Christian Solinas si è riunito e ha licenziato le ultime 60 di 205 delibere firmate a febbraio in una forsennata corsa finale in cui sono state formalizzate decisioni in attesa da mesi, alcune urgenti ma la maggior parte di importanza secondaria. Fra queste il collegio dei revisori, istituito con una legge dell’ottobre 2022. La Regione ha aspettato un anno per completare l’approvazione della norma di attuazione, solo a novembre del 2023 è stato pubblicato l’avviso per mettere insieme i nomi dei candidati. Dopo di che è scattata la sequenza di termini per arrivare al sorteggio fra i nove aspiranti vigilantes della contabilità e il 23 febbraio la giunta ha assegnato gli incarichi triennali, che prevedono un’indennità pari a un quinto di quella presidenziale con rimborsi e maggiorazione per chi ha la guida del collegio. I revisori cominceranno a lavorare il prossimo primo di luglio, come dire che non c’era alcuna urgenza di nominarli o almeno nessuna urgenza evidente. La delibera di nomina è rimasta oscurata fino a pochi giorni fa insieme a molte altre i cui contenuti stanno emergendo soltanto in queste ore. Nell’ultima seduta di febbraio il presidente Solinas e gli assessori sono riusciti a firmare la nomina dei revisori incaricati di controllare i conti delle tre agenzie agricole Agris, Laore e Argea, sui quali si era sorvolato per anni. D’improvviso, sul filo di lana della legislatura, la giunta ha sentito la necessità di “assicurare la piena operatività” delle agenzie, assegnando corpose indennità a nove professionisti tra i quali spuntano nomi piuttosto conosciuti. Stesso discorso per l’immortale Carbosulcis spa, dove si è deciso di prorogare l’incarico ai cinque componenti del collegio sindacale. Fra questi, un nome che compare anche all’agenzia Laore. Infine l’isre, l’istituto regionale etnografico, dove il collegio dei revisori è stato ricostituito con tre componenti scelti dalla giunta. Durissima la reazione della nuova presidente Alessandra Todde, che ha chiesto l’immediata sospensione delle delibere e ha annunciato controlli severi sui provvedimenti. La risposta di Solinas: “Anche la giunta Pigliaru (centrosinistra, ndr) adottò 147 delibere pochi giorni prima delle elezioni del 24 febbraio 2019 e 63 dopo il voto senza che nessuno si stracciasse le vesti”.