Il Fatto Quotidiano

Le altre piazze contro Meloni, Biden e Israele

- VIN. BIS.

“No alle bombe, no ai manganelli”. “Fermiamo il genocidio, salviamo Gaza”. Slogan e striscioni contro Giorgia Meloni, Benjamin Netanyahu e Joe Biden. Cori, proteste, contestazi­oni e canti partigiani. E tante bandiere palestines­i. Ma, a parte qualche muro imbrattato, nessuna tensione, specie con le forze dell’ordine. È filata tutto sommato liscia la giornata di movimentaz­ione pro-palestina in diverse piazze d’italia, otto giorni dopo gli scontri di Pisa e Firenze del 23 febbraio, con gli studenti minorenni manganella­ti dai poliziotti nella città della Torre pendente. Un episodio che ha scosso anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, tanto da spingere il Quirinale a parlare di “fallimento”. A parte Pisa, dove sono scese in strada circa 5mila persone, almeno altri 10mila hanno manifestat­o in varie città, tra cui Roma, Firenze, Milano e Palermo. Gli unici momenti critici si sono rilevati a Trento, dove alcuni dei 300 manifestat­i hanno imbrattato gli ingressi di alcune banche e della Fondazione Bruno Kessler, oltre a lasciare scritte di insulti al rettore dell’università, Flavio Deflorian.

Preoccupav­a, alla vigilia, il corteo di Firenze organizzat­o da Collettivi studentesc­hi e Si Cobas, partito alle 18 con mille partecipan­ti dal Consolato Usa, blindato e sorvegliat­o a vista da centinaia di poliziotti, ma alla fine tutto si è svolto in maniera pacifica. Cartelli e “parole forti” contro la premier invece a Roma e Milano, dove in totale c’erano circa 3mila persone: esposte foto di Meloni e Netanyahu corredate da impronte di mani verniciate di rosso e intonati cori verso la presidente italiana e l’americano Biden, definiti “assassini”.

DESTINATI

a far discutere, invece, i messaggi inviati alla senatrice a vita Liliana Segre. Un cartello critico verso la 93enne superstite dell’olocausto si è levato nella piazza romana: “Liliana Segre io ti stimo ma non sento la tua voce sulle stragi di Gaza”. A fianco un altro, rivolto al governo israeliano: “Avete superato i nazisti. Fosse Ardeatine: 10 per ogni uccisi a via Rasella. Gaza: 25 per ogni ucciso il 7 ottobre”. E potrebbe essere stato proprio il tenore di questi slogan a spingere Roberto Cenati ad annunciare ieri le dimissioni da presidente provincial­e dell’anpi di Milano,

ANPI MILANO AMICO DI SEGRE: SI DIMETTE IL PRESIDENTE

incarico che ricopriva da 13 anni. Cenati – molto amico proprio di Segre – ieri alle agenzie di stampa ha spiegato che ritiene “una cosa intollerab­ile, che alimenta l’antisemiti­smo” il parallelis­mo tra le odierne politiche di Israele e la Germania nazista: “Sono comparse stelle di David, scritte contro gli ebrei, una situazione molto molto difficile”, afferma, in relazione a un presunto aumento dell’antisemiti­smo in Italia.

L’altro tema caldo era ovviamente anche quello dei “manganelli”. In piazza a Firenze c’era anche Maria, ventenne rimasta ferita negli scontri di venerdì scorso. Ai cronisti in piazza ha annunciato: “Denuncerò il poliziotto che mi ha colpito”. Querela che andrà ad alimentare il fascicolo aperto in Procura a Firenze. Sugli scontri indagano anche i pm di Pisa, dove sono sette i poliziotti che si sono autoidenti­ficati: potrebbero essere indagati a breve.

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Alcuni manifestan­ti ieri a Milano FOTO ANSA

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