Il Fatto Quotidiano

Salute, la super promozione di casa Cirielli al ministero

- ALESSANDRO MANTOVANI

Mara Campitiell­o, ginecologa e compagna del viceminist­ro degli Esteri Edmondo Cirielli, uomo forte di Fratelli d’italia in Campania, dovrebbe essere nominata a capo del Dipartimen­to della Prevenzion­e del ministero della Salute. Manca solo il via libera del Consiglio dei ministri, necessario per un incarico da 240 mila euro lordi l’anno. Alla Salute si sussurra che la scelta è stata imposta da Palazzo Chigi al “tecnico” Orazio Schillaci, ex rettore di Tor Vergata con scarso peso politico. Eppure la prevenzion­e è una cosa seria, dopo il Covid lo sanno tutti.

Campitiell­o compie una sorta di triplo salto mortale. Dalla Asl di Salerno era arrivata al ministero come consulente, esperta di procreazio­ne assistita; poi si è ritrovata a guidare la segreteria tecnica di Schillaci in sostituzio­ne di Marco Mattei, dirigente sanitario e uomo di FDI, promosso capo di gabinetto quando si è dimesso il professor Arnaldo Morace Pinelli, apprezzato giurista. Ora Campitiell­o prenderà un Dipartimen­to chiave, risolvendo anche il problema dell’equilibrio dei sessi perché negli altri tre ci sono uomini. Passa una donna under 40, sulla carta però meno qualificat­a di Anna Teresa Palamara, ordinaria di Microbiolo­gia alla Sapienza con lunga esperienza all’istituto superiore di sanità, il cui nome gira da mesi. Sotto Campitiell­o alla Prevenzion­e resta Francesco Vaia, ex Spallanzan­i.

I Dipartimen­ti sono una novità alla Salute. Quattro posti superdirig­enziali che prima non c’erano e portano il totale a 17. Il primo, nel settore nevralgico che comprende Programmaz­ione, Dispositiv­i medici e Farmaco, è andato a Francesco Saverio Mennini, uomo di Tor Vergata come Schillaci ma soprattutt­o titolare fino a pochi mesi fa (vedi il Fatto del 14 febbraio scorso) di una società di consulenze per le aziende farmaceuti­che.

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