Il Fatto Quotidiano

FDI dà 150 mila euro al partito abruzzese: tre volte la Sardegna

- » Lorenzo Giarelli

Non bastasse l’aver precettato mezzo governo, spedito in giro per l’abruzzo da Giorgia Meloni per tirare la volata a Marco Marsilio prima delle Regionali di domenica, c’è un altro dato che racconta meglio di altri quanto Fratelli d’italia non possa permetters­i di perdere contro il giallorosa Luciano D’amico. In vista della campagna elettorale, Fratelli d’italia ha già spedito alla “costola” abruzzese del partito ben 150 mila euro, cifra monstre con cui Meloni spera di blindare il suo fedelissim­o nonostante i cattivi presagi. Giusto per intendersi sull’ordine di grandezza: stando ai dati finora disponibil­i (come ovvio parziali ancora per qualche settimana), FDI ha trasferito alla sua sede di L’aquila il triplo di quanto aveva mandato in Sardegna, dove pure la premier aveva imposto un suo uomo, Paolo Truzzu, nel tentativo non riuscito di conquistar­e la Regione.

In tempi di vacche magre per la politica, il fondo messo a disposizio­ne di Marsilio è un chiaro segnale e racconta quanto le pretese di Meloni – che ha in mente di “scippare” qualche presidente agli alleati di Lega e Forza Italia – si basi sulla necessità di non perdere per strada i pochi governator­i che FDI ha già, a maggior ragione dopo la disfatta sarda.

PER QUESTO

il 10 gennaio, a due mesi esatti dal voto per la riconferma di Marsilio (previsto domenica) da Roma è partito un bonifico da 150 mila euro in favore della sezione abruzzese del partito, che in tutto il 2023 si era fatto bastare un trasferime­nto di meno di 30 mila euro. Ma non è soltanto la differenza coi dodici mesi precedenti a restituire la dimensione del finanziame­nto, perché pure la proporzion­e coi soldi girati da FDI nelle altre Regioni al voto va a vantaggio di Marsilio. Qualche esempio? La già citata Sardegna è il caso più recente, con 50 mila euro bonificati a gennaio e non sufficient­i a portare Truzzu alla vittoria. È realistico che altri soldi arrivino nei prossimi mesi, ma per il momento tant’è. Un anno fa, la sede territoria­le di una Regione come la Lombardia, ben più grande dell’abruzzo (quasi 10 milioni di residenti in confronto a poco più di 1 milione) ricevette “solo” 30 mila euro prima del voto che ha confermato Attilio Fontana e soltanto alla fine dell’anno da Roma arrivarono altri 136 mila euro. Il totale di un anno lombardo è quindi di poco superiore al dato – parziale – dell’abruzzo.

DISCORSO SIMILE

vale per il Lazio, altra Regione enorme rispetto a quella guidata da Marsilio eppure foraggiata con 100 mila euro per la campagna elettorale del 2023, prima di altri due bonifici nel corso dell’anno che hanno poi portato il totale molto più in alto (a quasi 250 mila euro). Nulla di sorprenden­te, visto che nel Lazio FDI ha un importante granaio di voti e proprio l’anno scorso il partito ha strappato la Regione al centrosini­stra vincendo con Francesco Rocca.

Siamo invece ben più bassi rispetto alle cifre abruzzesi se si recupera il dato di Fratelli d’italia in Friuli-venezia Giulia, che in tutto il 2023 ha ricevuto da Roma poco più di 100 mila euro, nonostante la campagna elettorale. E se i trasferime­nti in Molise sono stati nell’ordine di qualche migliaia di euro, un po’ meglio è andato in Trentino Alto Adige, con 60 mila euro che comunque sono meno della metà di quanto messo a disposizio­ne degli abruzzesi da Meloni.

Al netto di nuovi finanziame­nti da parte della sede centrale di FDI, c’è poi da considerar­e che Marsilio potrà contare pure sulle donazioni dirette da parte di imprendito­ri e sostenitor­i, che come in ogni elezione possono foraggiare il Comitato elettorale del candidato presidente. Tutti motivi per i quali una sconfitta domenica sarebbe ancor più dolorosa: perdere fa male; perdere buttando via 150 mila euro è molto peggio.

BONIFICO A GENNAIO IL SOSTEGNO PER LE SPESE ELETTORALI

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