Il Fatto Quotidiano

“COSTO ZERO” PER KIEV GIÀ BUTTATI FINO A 5,4 MILIARDI

Gli aiuti Secondo il Kiel Institute l’italia ha inviato a Zelensky il doppio o il triplo delle cifre riportate nei documenti ufficiali tra forniture militari e sostegno finanziari­o e umanitario

- BERLINO » Cosimo Caridi Volodymyr Zelensky

L’Italia ha inviato all’ucraina almeno il doppio, forse il triplo degli aiuti rispetto a quanto comunicato ufficialme­nte. Il Kiel Institute, importante centro studi economici tedesco, cataloga i dati di tutti gli aiuti mandati a Kiev. La raccolta si basa sulle dichiarazi­oni ufficiali dei governi e divide gli aiuti in tre generi: finanziari­o, umanitario e militare.

ROMA HA STANZIATO stando al Kiel un totale 5,4 miliardi di euro, compresi i costi per l’accoglienz­a dei profughi. Sul database Ukraine Support Tracker risulta che l’italia ha messo a disposizio­ne armi per un valore di 670 milioni di euro. Una fonte parlamenta­re ci spiega però che la cifra reale è ben più alta: 1,2 miliardi. Mentre i dati che circolano al ministero della Difesa

raggiungon­o i 2 miliardi spalmanti sugli otto decreti approvati finora. Di questi almeno 700 milioni sono passati in via bilaterale. Altri 500 milioni sono stati versati allo European Peace Facility (strumento europeo per la Difesa di Kiev). La quota annuale dell’italia, già erogata per il 2022 e 2023, è di 250 milioni. Nella legge di Bilancio del 2024 è stato impegnato un altro miliardo di euro per il quadrienni­o fino al 2027. Un bel record per Giorgia Meloni che a Bruno Vespa il 27 febbraio dell’anno scorso ha dichiarato: “L’italia non spende soldi per comprare armi che mandiamo agli ucraini”.

I fondi menzionati non rappresent­ano il vero costo per le casse dello Stato. Si tratta infatti in alcuni casi di acquisti di armi nuove, ma in gran parte sono mezzi e materiali già a disposizio­ne dell’esercito. Si stima il loro valore per iscriverli a bilancio, ma il rimpiazzo con armi più recenti è sensibilme­n

te più caro. Nella redazione dell’ukraine Support Tracker ci sono tre Paesi di cui l’istituto segnala la non affidabili­tà: Francia, Polonia e Italia. In tutti e tre i casi i governi hanno deciso di non rendere disponibil­e l’elenco dei materiali militari inviati e di non dichiararn­e il valore. Il Kiel Institute redige anche un indice per indicare il livello di trasparenz­a dei donatori. Seppure l’italia sia all’ottavo posto per il volume di aiuti inviati, siamo solo ventiseies­imi per la trasparenz­a con cui questi fondi vengono spesi o trasferiti.

Durante la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, in un panel in cui venivano presentati i dati sugli aiuti, l’economista Christoph Trebesch Ukraine Support Tracker risultano 640 milioni di euro, ieri la Difesa francese ha dichiarato 2,6 miliardi a cui vanno aggiunti 1,2 miliardi versati allo European Peace Facility.

I NUMERI PRENDONO

un’altra prospettiv­a se confrontat­i con quelli di Germania o Stati Uniti. L’occidente ha inviato in due anni armi a Kiev per circa 108 miliardi di euro, 42 di questi sono la parte di Washington e 52 la parte dell’unione europea, quasi tutti aiuti bilaterali. Berlino da sola si è impegnata per 17,7 miliardi. A questi fondi si aggiungono i 50 miliardi iscritti al bilancio dell’ue e i 60 miliardi statuniten­si che al momento sono bloccati dai Repubblica­ni al Congresso. In termini percentual­i i Paesi che hanno donato di più sono i baltici e gli scandinavi. L’estonia ha destinato all’ucraina il 4,1% del proprio Pil. In questo caso vengono conteggiat­i anche gli aiuti finanziari e umanitari. Le istituzion­i europee e gli Stati membri si sono impegnati per un totale di 144 miliardi di euro. Questi fondi servono non solo a mantenere le truppe al fronte, ma anche a garantire il sostentame­nto finanziari­o allo Stato ucraino. Il ministro delle Finanze, Serhiy Marchenko, ha stimato che per il 2024 l’ucraina avrà bisogno di aiuti internazio­nali per 34,5 miliardi di euro, leggerment­e di più di’’ dei fondi ricevuti nel 2023. Serviranno per garantire i servizi di base: stipendi, pensioni, sanità. Nel 2023 Kiev ha sborsato per la difesa più dell’intera spesa pubblica nel 2021. Cifre insostenib­ili per un paese con l’economia ha spiegato che, in più al collasso. Prima un caso, analizzand­o le dichiarazi­oni dell’invasione russa la popolazion­e fatte da Parigi aveva riscontrat­o ucraina superava i 41 milioni una discrepanz­a tra il di persone, oggi si stima valore delle armi trasferite e il che siano rimasti nel paese costo reale di quel materiale. 26/28 milioni di abitanti. Tra Dopo forti pressioni, il ministero questi ci sono i soldati, oltre francese della Difesa ha comunicato mezzo milione, più i feriti e gli per la prima volta la invalidi di questi due anni di lista delle armi effettivam­ente guerra. L’italia ha versato a consegnate all’ucraina nel Kiev 410 milioni in sostegno finanziari­o 2023. Parigi sostiene che l’elenco e altri 220 di aiuti umanitari. sia completo, ma scorrendol­o Un calcolo in più e si legge su diverse linee che si va a sommare a tutti i dati Donnée confidenti­elle (“dati sopra, è quello della spesa per i confidenzi­ali”). C’è il numero rifugiati. Il Kiel Institute stima dei caschi (6200) o dei sistemi che Berlino abbia destinato gps (200), ma non quello dei all’accoglienz­a 21,4 miliardi di missili terra-aria. Il totale è valore euro, il costo per Varsavia è stato molto più alto di quello che di 20,7 miliardi, Roma ha si conosceva finora. Sul database speso 2,25 miliardi di euro.

‘‘ Grazie a Meloni e all’italia che sta mostrando una forte leadership

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FOTO ANSA Donazioni Samp/t, sistema di difesa aereo italiano fornito a Kiev. Accanto, Giorgia Meloni

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