Vaccini Covid Reazioni avverse: i dati italiani sono fermi al 2022
a dicembre ho fatto la quinta dose del vaccino Covid, appartenendo, per età, alla fascia di popolazione cui è consigliato. Ho avuto una reazione abnorme, come mai in precedenza. Non entro nei dettagli. Mi chiedo se esiste e, nel caso, se è accessibile, un rapporto sugli effetti del vaccino, cioè su quali manifestazioni, nell’immediato, può provocare. Ciò che rilevo è la mancanza, a livello di informazione – almeno per la mia esperienza – di un punto di riferimento a cui comunicare gli eventuali effetti collaterali. In assenza di un’organizzata e sistematica raccolta di questi dati, penso che anche l’eventuale rapporto (ammesso che ci sia e sia aggiornato) non potrà che essere carente.
GENTILE SIGNORA, ripubblichiamo la sua lettera perché merita un approfondimento, augurandoci che la reazione abnorme sia rapidamente rientrata come succede nella stragrande maggioranza dei casi. Gli eventi avversi dei vaccini anti-covid, come quelli di altri farmaci o vaccini, devono essere comunicati dai medici o dagli interessati all’aifa, l’agenzia del farmaco. Si può fare anche online e bisognerebbe farlo sempre, per “qualsiasi episodio sfavorevole che si verifica dopo la somministrazione”; saranno poi ulteriori indagini e l’applicazione di algoritmi a valutare l’eventuale correlazione con il prodotto. Le segnalazioni confluivano, fino alla fine del 2022, in Rapporti trimestrali tuttora accessibili, ma hanno smesso di farli quando le vaccinazioni sono diminuite. Dati aggiornati,
quindi, non ne abbiamo. L’ultimo rapporto registrava 97 segnalazioni ogni 100 mila dosi, ma gli esperti ammettono elevati tassi di sottosegnalazione rispetto agli Usa; le reazioni definite gravi erano il 18,7%, ma comprendono febbre alta, cefalea, astenia, dolori muscolo/articolari, relativamente frequenti come gonfiori e arrossamenti nel sito di iniezione; in generale sono più frequenti nell’età di mezzo (tra 30 e 60 anni) e dopo le prime dosi. Molto più rare sono anafilassi, parestesie, miocarditi e pericaditi e altre cose molto serie, mentre gli eventi trombotici sembrerebbero limitati ai vaccini adenovirali. I decessi correlabili alle vaccinazioni sono stati 29 su 144 milioni di dosi somministrate a fine 2022 e la legge 210/1992 prevede indennizzi pubblici per i soli danni “irreversibili”. Altro tema sono gli eventuali effetti avversi a lungo termine, oggetto di studi in corso.