No firme per le Europee: favore di Meloni a Cateno anti-salvini
La premier vuole indebolire la Lega
Una leggina ad hoc che permetterà ad alcuni partiti minori di non raccogliere le firme per presentarsi alle elezioni europee. Nello specifico, una strana alleanza tra Giorgia Meloni e Cateno De Luca, istrionico ex sindaco di Taormina e fondatore del movimento “Sud chiama Nord” che vuole presentarsi alle prossime elezioni europee con la lista “Libertà per le Europee” puntando sugli elettori leghisti delusi da Matteo Salvini e cercando di superare la soglia di sbarramento del 4%.
Per riuscirci De Luca potrà sfruttare la norma ad hoc fatta approvare da Fratelli d’italia in commissione Affari costituzionali al Senato: martedì sera, infatti, è passato un emendamento dei meloniani al decreto Elezioni che prevede l’esenzione dalla raccolta firme per tutti quei partiti che hanno formato gruppi parlamentari anche in una sola delle due Camere, che alle ultime consultazioni si siano presentati con un proprio contrassegno o che abbiano eletto un parlamentare, nel listino proporzionale o in un collegio uninominale. Il caso proprio del movimento di De Luca che alle ultime politiche ha eletto due parlamentari: la senatrice Dafne Musolino e il deputato Francesco Gallo. Grazie a questa leggina quindi il movimento di De Luca Sud chiama Nord – insieme ad altri partiti minori come Più Europa – potrà evitare di raccogliere le firme e presentarsi lo stesso alle elezioni europee di giugno: per correre con una propria lista, infatti, servono 30.000 firme e, in tempi di difficile mobilitazione, meglio farsele abbonare. La norma è stata ulteriormente alleggerita rispetto alla proposta iniziale ma comunque non è piaciuta a forze politiche che ne sono rimaste fuori come Rifondazione Comunista di Maurizio Acerbo che ha parlato di “maggioranza vergognosa” e “blitz antidemocratico”. Le opposizioni hanno votato contro l’emendamento e ieri sera la commissione Affari costituzionali era ancora bloccata su un emendamento di Claudio Lotito (Forza Italia) che servirebbe per salvare alcuni consiglieri regionali che sarebbero ineleggibili per una forma di incompatibilità con il proprio incarico amministrativo.
L’emendamento sull’esenzione delle firme per le elezioni europee, invece, è un favore di Fratelli d’italia direttamente al partito di Cateno De Luca, dicono due senatori di maggioranza. Rafforzare “Sud chiama Nord” sarebbe una mossa per indebolire ancora di più la Lega di Salvini alle elezioni europee: il partito di De Luca infatti sta corteggiando i leghisti delusi del Nord a partire da Umberto Bossi. Nei giorni scorsi l’ex sindaco di Taormina ha spiegato che si incontrerà presto con il Senatùr per accogliere nella sua lista gli ex leghisti scontenti di Salvini. I due si erano già visti in ottobre prima delle elezioni suppletive a Monza in cui De Luca si era candidato. Svuotare la Lega dall’interno sarebbe un modo per Meloni di rafforzare la sua presa sul governo e indebolire Salvini dopo le Europee.