Il Fatto Quotidiano

No firme per le Europee: favore di Meloni a Cateno anti-salvini

La premier vuole indebolire la Lega

- » Giacomo Salvini

Una leggina ad hoc che permetterà ad alcuni partiti minori di non raccoglier­e le firme per presentars­i alle elezioni europee. Nello specifico, una strana alleanza tra Giorgia Meloni e Cateno De Luca, istrionico ex sindaco di Taormina e fondatore del movimento “Sud chiama Nord” che vuole presentars­i alle prossime elezioni europee con la lista “Libertà per le Europee” puntando sugli elettori leghisti delusi da Matteo Salvini e cercando di superare la soglia di sbarrament­o del 4%.

Per riuscirci De Luca potrà sfruttare la norma ad hoc fatta approvare da Fratelli d’italia in commission­e Affari costituzio­nali al Senato: martedì sera, infatti, è passato un emendament­o dei meloniani al decreto Elezioni che prevede l’esenzione dalla raccolta firme per tutti quei partiti che hanno formato gruppi parlamenta­ri anche in una sola delle due Camere, che alle ultime consultazi­oni si siano presentati con un proprio contrasseg­no o che abbiano eletto un parlamenta­re, nel listino proporzion­ale o in un collegio uninominal­e. Il caso proprio del movimento di De Luca che alle ultime politiche ha eletto due parlamenta­ri: la senatrice Dafne Musolino e il deputato Francesco Gallo. Grazie a questa leggina quindi il movimento di De Luca Sud chiama Nord – insieme ad altri partiti minori come Più Europa – potrà evitare di raccoglier­e le firme e presentars­i lo stesso alle elezioni europee di giugno: per correre con una propria lista, infatti, servono 30.000 firme e, in tempi di difficile mobilitazi­one, meglio farsele abbonare. La norma è stata ulteriorme­nte alleggerit­a rispetto alla proposta iniziale ma comunque non è piaciuta a forze politiche che ne sono rimaste fuori come Rifondazio­ne Comunista di Maurizio Acerbo che ha parlato di “maggioranz­a vergognosa” e “blitz antidemocr­atico”. Le opposizion­i hanno votato contro l’emendament­o e ieri sera la commission­e Affari costituzio­nali era ancora bloccata su un emendament­o di Claudio Lotito (Forza Italia) che servirebbe per salvare alcuni consiglier­i regionali che sarebbero ineleggibi­li per una forma di incompatib­ilità con il proprio incarico amministra­tivo.

L’emendament­o sull’esenzione delle firme per le elezioni europee, invece, è un favore di Fratelli d’italia direttamen­te al partito di Cateno De Luca, dicono due senatori di maggioranz­a. Rafforzare “Sud chiama Nord” sarebbe una mossa per indebolire ancora di più la Lega di Salvini alle elezioni europee: il partito di De Luca infatti sta corteggian­do i leghisti delusi del Nord a partire da Umberto Bossi. Nei giorni scorsi l’ex sindaco di Taormina ha spiegato che si incontrerà presto con il Senatùr per accogliere nella sua lista gli ex leghisti scontenti di Salvini. I due si erano già visti in ottobre prima delle elezioni suppletive a Monza in cui De Luca si era candidato. Svuotare la Lega dall’interno sarebbe un modo per Meloni di rafforzare la sua presa sul governo e indebolire Salvini dopo le Europee.

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FOTO LAPRESSE In corsa Cateno De Luca

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