Manager sanità: mancano le carte, salta valutazione
Mancano alcuni documenti per valutare le credenziali dei 17 manager della sanità nominati dal governo Schifani, 8 dei quali hanno procedimenti penali in corso. La commissione Affari istituzionale dell’ars riunitasi ieri non ha ricevuto tutte le carte richieste: mancano i verbali dei colloqui dei candidati. Secondo il parere dell’ufficio legislativo regionale ci sono “forti perplessità” per la proroga di Gaetano Sirna alla direzione del policlinico di Catania, estesa per altri due anni nonostante abbia raggiunto i 70 anni. “Cercheremo in tutti i modi di far sì che il governo cambi le nomine. Quantomeno sarebbe stato opportuno escludere chi ha procedimenti penali in corso. Inoltre, tra gli aspiranti manager selezionati dai partiti ci sono anche candidati con sufficienze molte risicate sulla base della valutazione del loro operato nel 2019”, commenta la deputata M5S e componente della commissione, Marina Ardizzone. In effetti, atti alla mano, ci sono ben quattro manager con punteggi bassi. A partire da Walter Messina che alla direzione dell’ospedale Villa Sofia-cervello di Palermo ha raccolto una valutazione di 60,43 su cento, poco più alto il collega Roberto Colletti dell’ospedale Civico Palermo con 60,50. Daniela Faraoni per l’asp di Palermo ha raggiunto 65,41, mentre Giuseppe Laganga Senzio dell’asp di Messina 68,59. Martedì prossimo sarà audita l’assessora alla salute Giovanna Volo, poi toccherà al direttore generale della panificazione strategica Salvatore Iacolino. Si vota il 15 marzo.