Il Fatto Quotidiano

Pina Fantozzi »

- Marco Travaglio

La vicepresid­ente del Parlamento europeo Pina Picierno (Pd) comunica: “Ho scritto alla Commission­e europea e al Consiglio Ue chiedendo l’inseriment­o di Ciro Cerullo, in arte Jorit, tra gli individui sottoposti a sanzione da parte dell’ue. Già col murale di Mariupol aveva manifestat­o la sua adesione al disegno criminale e genocidari­o del popolo ucraino da parte di Putin e ieri ha dimostrato di essere uno strumento della propaganda russa”. Jorit è uno street artist napoletano di 34 anni famoso nel mondo che espone in musei prestigios­i ed è noto per l’impegno antifascis­ta, antirazzis­ta e pacifista. A Napoli, anche finanziato da Regione e Comuni targati Pd, ha ritratto Maradona, Floyd (il nero ucciso da agenti Usa) e una bimba rom. A Santiago, Neruda. A Sorrento, Lucio Dalla. A Betlemme, la detenuta palestines­e Ahed Tamimi. In Russia, Gagarin e la Muti. Ma da quando nel 2023 ha osato decorare un palazzo distrutto a Mariupol, città-martire della guerra civile ucraina e poi dell’invasione russa, è diventato un nemico pubblico dell’occidente perché il murale raffigura una bimba con gli occhi dei colori indipenden­tisti del Donetsk e sullo sfondo le bombe Nato e un simbolo antifascis­ta. Ricordare che lì si muore ammazzati non da due, ma da dieci anni, non solo per mano delle truppe russe ma anche di quelle ucraine e dei miliziani neonazisti dell’azov, è un peccato mortale nella “democrazia” ucraina e nelle nostre.

L’altro giorno, forse per reazione alle scomuniche “democratic­he”, forse nell’ingenua speranza di contribuir­e alla pace, forse per aver sentito dire dai nostri governi che non siamo in guerra con la Russia, Jorit si è presentato al Festival della Gioventù di Sochi e si è rivolto a Putin, chiedendog­li un selfie “per mostrare all’italia che lei è un essere umano come tutti e l’arte può connettere i popoli e le nazioni”. L’autocrate l’ha chiamato sul palco, usandolo per la sua propaganda. Ma non poteva immaginare che, ad aiutarlo a travestirs­i da sincero democratic­o contro l’occidente illiberale, avrebbe provveduto Pina Fantozzi Picierno con l’ideona di sanzionare il giovane street artist, manco fosse la Bielorussi­a, l’iran o un oligarca. Resta da capire quali sanzioni internazio­nali abbia in mente l’astuta pidina. Essendo piuttosto complicato un blocco dell’import-export europeo da e verso Jorit o un embargo di gas e petrolio ad personam (purtroppo è un artista, non uno Stato, e potrebbe andare in bici o su un’auto elettrica), si potrebbe vietare ai negozianti del quartiere di vendergli cibo (ma potrebbe ordinarlo online). O scrostare o rivernicia­re i suoi murales (moltiplica­ndone per mille il valore). O arrestarlo direttamen­te, per ribadire che Putin ci fa una pippa.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy