Il Fatto Quotidiano

Truppe francesi in Ucraina, Macron insiste: “Nessun limite”

- PARIGI LUANA DE MICCO

Non ci sono “limiti”, né “linee rosse” al sostegno della Francia a Kiev. È quello che Emmanuel Macron ha detto ai leader delle diverse formazioni politiche che ha riunito ieri all’eliseo per fare il punto sulla situazione della guerra in Ucraina e chiarire la posizione di Parigi sulla possibilit­à di inviare truppe occidental­i evocata da Macron alla conferenza di Parigi della settimana scorsa, scatenando un coro di proteste non solo tra gli alleati di Kiev, ma anche in Francia. In visita a Praga, martedì, aveva “assunto la responsabi­lità” di aver chiesto un “salto strategico”, invitando gli alleati europei di Kiev a “non essere codardi” di fronte alla Russia. È la posizione che ha confermato ieri ai capi delle opposizion­i. Secondo la stampa francese, i leader politici sono usciti dall’eliseo dopo tre ore di riunione “scettici” e “preoccupat­i” per il rischio di un’escalation con Mosca.

Eric Ciotti, alla testa della destra gollista Lr, ha giudicato “inopportun­a” e “irresponsa­bile” la posizione di Macron che così facendo “isola” la Francia. Fabien Roussel, il leader comunista, ha riferito che Macron ha illustrato i rischi di un avanzament­o delle truppe russe verso Odessa e Kiev e di un eventuale disimpegno degli Usa in caso di vittoria elettorale di Donald Trump a novembre. La tensione tra Parigi e Mosca è salita ancora. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha detto che Macron, con la sua politica “che consiste di infliggere una sconfitta strategica al nostro Paese”, non fa altro che “aumentare sempre di più il coinvolgim­ento diretto della Francia” nel conflitto.

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