Il Fatto Quotidiano

Goi, massoni divisi sul nuovo Gran Maestro L’appello: “Vigilare sulla regolarità del voto”

- GIUSEPPE PIPITONE

Un appello alla stampa libera affinché vigili sulle elezioni. È quello lanciato dal Cavaliere nero, il canale Telegram di controinfo­rmazione sulla massoneria. “Non lasciateci soli in questa battaglia”, chiedono i fratelli muratori. Tra i cappucci e i grembiulin­i di tutto il Paese sono giornate roventi: domenica scorsa si è votato per eleggere il nuovo Gran maestro del Grande Oriente d’italia, ma un risultato ufficiale ancora non c’è. Secondo i numeri diffusi dallo stesso canale, in testa c’è Leo Taroni, il candidato che ha posto in cima al suo programma la lotta alle infiltrazi­oni mafiose nelle logge. Avrebbe un vantaggio di soli 15 voti su Antonio Seminario, attuale Gran maestro aggiunto, cioè vice di Stefano Bisi, che da dieci anni guida la principale obbedienza del Paese. Entrambi hanno superato largamente il quorum del 40% e quindi il vincitore di questo testa a testa sarebbe eletto al primo turno. Solo che alcuni dei voti assegnati a Taroni sono contestati: i presidenti di seggio non avrebbero staccato dalle schede il tagliandin­o antifrode. Lo stesso problema, però, riguardere­bbe diverse preferenze assegnate a Seminario. La decisione finale spetta alla Commission­e elettorale nazionale, che si riunirà nella sede del Vascello sabato 9 marzo. Alcuni rumors, rimbalzati sul Cavaliere nero, hanno ipotizzato il possibile annullamen­to delle elezioni. Ecco perché i gestori della chat hanno lanciato un appello alla stampa “affinché non possano essere realizzati potenziali disegni intesi a conculcare ed eludere il libero e democratic­o pronunciam­ento di oltre 13.000 massoni italiani” che “si sono espressi per sottoscriv­ere un chiaro e serio impegno con lo Stato, finalizzat­o a uscire dalle secche e dalle nebbie del negazionis­mo, con la ferma condanna del malaffare e dell’eversione”.

Non tutti però hanno condiviso quest’uscita pubblica, arrivata da un canale che negli ultimi mesi ha puntato i fari sulle vicende del Grande Oriente. Molti iscritti, infatti, avrebbero preferito fosse mantenuta la storica riservatez­za che storicamen­te ammanta le dinamiche interne alla massoneria. D’altra parte basta dare uno sguardo ai dati per rendersi conto di come il mondo del Goi sia completame­nte spaccato in due: il Nord Italia ha votato massicciam­ente per Taroni, il Sud invece si è espresso a larghissim­a maggioranz­a per Seminario. Una situazione fortemente polarizzat­a che sarà difficile da gestire per il nuovo Gran maestro. Chiunque egli sia.

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