Goi, massoni divisi sul nuovo Gran Maestro L’appello: “Vigilare sulla regolarità del voto”
Un appello alla stampa libera affinché vigili sulle elezioni. È quello lanciato dal Cavaliere nero, il canale Telegram di controinformazione sulla massoneria. “Non lasciateci soli in questa battaglia”, chiedono i fratelli muratori. Tra i cappucci e i grembiulini di tutto il Paese sono giornate roventi: domenica scorsa si è votato per eleggere il nuovo Gran maestro del Grande Oriente d’italia, ma un risultato ufficiale ancora non c’è. Secondo i numeri diffusi dallo stesso canale, in testa c’è Leo Taroni, il candidato che ha posto in cima al suo programma la lotta alle infiltrazioni mafiose nelle logge. Avrebbe un vantaggio di soli 15 voti su Antonio Seminario, attuale Gran maestro aggiunto, cioè vice di Stefano Bisi, che da dieci anni guida la principale obbedienza del Paese. Entrambi hanno superato largamente il quorum del 40% e quindi il vincitore di questo testa a testa sarebbe eletto al primo turno. Solo che alcuni dei voti assegnati a Taroni sono contestati: i presidenti di seggio non avrebbero staccato dalle schede il tagliandino antifrode. Lo stesso problema, però, riguarderebbe diverse preferenze assegnate a Seminario. La decisione finale spetta alla Commissione elettorale nazionale, che si riunirà nella sede del Vascello sabato 9 marzo. Alcuni rumors, rimbalzati sul Cavaliere nero, hanno ipotizzato il possibile annullamento delle elezioni. Ecco perché i gestori della chat hanno lanciato un appello alla stampa “affinché non possano essere realizzati potenziali disegni intesi a conculcare ed eludere il libero e democratico pronunciamento di oltre 13.000 massoni italiani” che “si sono espressi per sottoscrivere un chiaro e serio impegno con lo Stato, finalizzato a uscire dalle secche e dalle nebbie del negazionismo, con la ferma condanna del malaffare e dell’eversione”.
Non tutti però hanno condiviso quest’uscita pubblica, arrivata da un canale che negli ultimi mesi ha puntato i fari sulle vicende del Grande Oriente. Molti iscritti, infatti, avrebbero preferito fosse mantenuta la storica riservatezza che storicamente ammanta le dinamiche interne alla massoneria. D’altra parte basta dare uno sguardo ai dati per rendersi conto di come il mondo del Goi sia completamente spaccato in due: il Nord Italia ha votato massicciamente per Taroni, il Sud invece si è espresso a larghissima maggioranza per Seminario. Una situazione fortemente polarizzata che sarà difficile da gestire per il nuovo Gran maestro. Chiunque egli sia.