Mercedes, Land Rover e tutti gli altri: l’elettrico non è più così seduttivo
Per le avverse condizioni di mercato, tutti i marchi stanno ripensando alle strategie green con meno modelli alla spina
“Forse l’elettrico non costituirà il 100% del mercato nel 2035, sarà l’80, il 70, il 60, quello che deve essere; ma sarà una tecnologia dominante. Tornare indietro, sarebbe un grande errore”, dice Luca de Meo, ad del gruppo Renault. Il riferimento è al “dossier auto elettrica”, reso scottante dallo stop alla vendita di automobili non a batteria, voluto dall’europa per il 2035.
Tuttavia, Renault sta rivedendo i piani di elettrificazione, come lasciato intendere da Fabrice Cambolive, responsabile del marchio transalpino, in un’intervista ad Autonews: “La nostra strategia è avere una gamma di veicoli a combustione interna con tecnologia ibrida e un modello completamente elettrico in ogni segmento. Ciò potrebbe funzionare per i prossimi 10 anni”. In precedenza, Renault aveva manifestato la volontà di offrire solo vetture elettriche entro il 2030. Tuttavia, le avverse condizioni di mercato hanno fatto cambiare idea alla dirigenza francese.
Sull’auto a batteria rallenta pure Mercedes: “Le elettriche costeranno più delle auto tradizionali ancora per molti anni”, ha detto l’ad Ola Källenius. La Stella continuerà quindi a investire nella decarbonizzazione dei motori tradizionali. “Stiamo sviluppando tutta la gamma endotermica per rispondere alle future normative sulle emissioni”. Del resto la domanda per auto alla spina sta rallentando a livello globale. Nel 2021 Mercedes aspirava a vendere solo vetture elettriche già nel 2030, ma per quella data il target è stato ridotto del 50%, includendo nel computo le ibride.
Stellantis? Pronta a modificare la strategia sui veicoli a batteria in base ai risultati delle prossime elezioni di Ue e Usa.
E risponderà adeguatamente “se l’opinione politica e pubblica tenderà verso l’adozione di un minor numero di veicoli elettrici”, ha di recente dichiarato l’ad Tavares. Jaguar Land Rover, poi, rallenterà la commercializzazione di nuove elettriche, puntando di più sulle ibride ricaricabili: il costruttore ha tagliato da sei a quattro i modelli a batteria a marchio Land Rover da portare sul mercato entro il 2026; solo due le novità elettriche per il brand Jaguar.
Toyota, invece, sta sviluppando nuovi modelli con motore a combustione interna di prossima generazione. Per il presidente Akio Toyoda “le elettriche avranno una quota di mercato del 30%”, il resto lo faranno termiche e ibride. Infine, Apple ha abbandonato il progetto di realizzare un’auto elettrica, su cui lavorava da una decina d’anni e in cui ha impiegato 2 mila dipendenti e investito miliardi di dollari.